Sede della Regione a Pescara, Pisegna (Pd) difende la scelta

10 Ottobre 2008   12:48  

"In merito alla polemica diffusasi in questi giorni all'Aquila circa l'acquisto del Palazzo di Piazza Unione a Pescara da parte del Consiglio Regionale, pur comprendendo che siamo in piena campagna elettorale, vorrei ci fosse un atteggiamento meno strumentale da parte di alcune forze politiche e piu' strettamente legato alla conoscenza delle modalita' e dei tempi con cui tale iniziativa e' stata adottata". Lo afferma in una nota il Vice Presidente del Consiglio regionale, Nicola Pisegna Orlando. "Precisiamo intanto - aggiunge - che ai sensi dell'art. 1 dello Statuto la sede effettiva del Consiglio Regionale e' nella citta' dell'Aquila e solo le sedute invernali del Consiglio si tengono a Pescara. Gia' nel 2000 nel bilancio della Regione Abruzzo furono stanziate le somme per la realizzazione di una sede del Consiglio Regionale a Pescara . Esisteva un accordo di programma con la Provincia di Pescara per la realizzazione della struttura presso l'area dell'ex osservatorio avicolo. Il progetto - sottolinea Pisegna - non e' andato avanti per problemi urbanistici legati all'area di intervento. Con due leggi regionali, la 29/2006 e la 47/2006, si e' ritornati sulla questione senza che venissero sollevate obiezioni di sorta da parte delle forze politiche. La disponibilita', e parlo della mia persona, a sostenere l'iniziativa e' legata al prezzo assolutamente favorevole di acquisto dell'immobile, che si aggira sui 1500 euro al mq. Bisogna tener presente che si tratta di un immobile situato al centro di Pescara e che, attualmente, per gli uffici dei vari assessorati nella citta' di Pescara paghiamo ogni anno circa 2 milioni di euro di affitto. Occorre poi ricordare - prosegue - che per la sede consiliare dell'Aquila e per il recupero del palazzo ex GIL sono stati investiti negli ultimi anni 4 milioni e 750 mila euro. Nella programmazione 2009 sono previsti ulteriori 450 mila euro per la ristrutturazione del colonnato. Vorrei inoltre precisare - conclude il Vice Presidente del Consiglio regionale -che un ulteriore investimento di 350 mila euro era previsto per l'ampliamento del palazzo ex GIL e che il Consiglio Comunale dell'Aquila, nella seduta del 31 luglio 2006, ha dato parere negativo all'autorizzazione in deroga".

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