Seduta solenne del Consiglio comunale di Pescara dedicato agli emigr

01 Agosto 2006   17:16  
Con un minuto di raccoglimento dedicato alle vittime di Libano e Israele, il presidente del Consiglio comunale di Pescara, Gianni Melilla (nella foto, col presidente della Repubblica Giorgio Napolitano), ha aperto ieri la seduta solenne dell´assise dedicata all´emigrazione abruzzese nel mondo. In platea, nella sala consiliare di Palazzo di città, autorità civili e militari e tanti cittadini, molti dei quali rappresentanti di associazioni di emigrati. In tanti hanno voluto essere presenti all´adunanza, alcuni sono arrivati appositamente da Stoccarda, dal Belgio, dalla Svizzera. Altri hanno voluto manifestare il proprio rammarico per non poter essere presenti, inviando messaggi tramite fax ed e-mail, giunti dall´Argentina, dalla Svizzera, dalla Germania, ma anche dalle associazioni di abruzzesi del nord Italia. Ospiti d´eccezione dell´assemblea i quattro parlamentari abruzzesi eletti all´estero, che hanno accolto l´invito di Melilla a discutere di quanto sia prezioso oggi mantenere il legame con quello che Il Presidente del Consiglio comunale e consigliere regionale ds ha definito nella sua relazione: "L´altro Abruzzo, quello impossibile da quantificare, ma costituito da oltre un milione di persone che fra la fine dell´Ottocento e gli anni Settanta del Novecento sono stati costretti a lasciare questa terra per andare prima nelle Americhe a lavorare nell´edilizia e nella ristorazione, poi in Europa a fare quei lavori che i belgi, i francesi, i tedeschi non volevano più fare". Fra questi abruzzesi, ha detto Melilla, "ci sono persone che sono riuscite a costruire un piccolo Abruzzo all´estero, donne e uomini che con fatica hanno conquistato quello che l´Italia di allora non era in grado di offrire. Ma c´è anche chi non è riuscito a farcela". Di questo hanno parlato i quattro parlamentari abruzzesi eletti all´estero, deputati e senatori da sempre punti di riferimento per i connazionali. Come Claudio Micheloni, originario di Campli, storico esponente delle associazioni di sostegno degli emigranti in Svizzera, esponente Ds eletto nella lista dell´Unione. Come Marisa Bafile, giornalista di origini aquilane ma nata a Caracas e da sempre in prima linea a difesa dei diritti degli emigranti, esponente Ds eletta con l´Unione. Come Antonio Razzi, abruzzese emigrato in Svizzera ed eletto con l´Italia dei Valori, e Giuseppe Angeli, orsognese eletto in Argentina con la Lista Tremaglia ed oggi iscritto al gruppo parlamentare di Alleanza nazionale. I quattro parlamentari hanno raccontato le loro esperienze e descritto un mondo, quello degli emigrati, che è fatto anche di sofferenze e sacrifici. Per questo "altro Abruzzo al di fuori dei confini", hanno detto, occorre un impegno diretto dell´Italia. L´occasione è stata anche utile per presentare alla città il primo Rapporto sui pescaresi nel mondo, una analisi sui 4.903 pescaresi residenti all´estero, testimonianza di come l´emigrazione sia un fenomeno che ha coinvolto anche una città come Pescara, che nel secondo Dopoguerra ha accolto migliaia di famiglie dell´Abruzzo interno e delle regioni meridionali.

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