Collaborazione al recupero dell’evasione fiscale: in Abruzzo solo un Comune ottiene risorse nel 2024, proventi in calo e peso marginale nel quadro nazionale
La collaborazione dei Comuni al recupero dell’evasione fiscale continua a produrre effetti limitati in Abruzzo. Nel 2024 i proventi riconosciuti agli enti locali abruzzesi ammontano complessivamente a 1.338 euro, in calo dell’11 per cento rispetto all’anno precedente, quando erano stati pari a 1.501 euro.
A beneficiare delle risorse è stato un solo Comune, contro i due enti che avevano ottenuto contributi nel 2023. Un dato che conferma la marginalità del territorio regionale nel sistema delle cosiddette “segnalazioni qualificate”, lo strumento attraverso il quale i Comuni possono collaborare con l’Agenzia delle Entrate per individuare situazioni di evasione fiscale.
I numeri emergono dall’analisi condotta dal Centro Studi Enti Locali, che ha esaminato il gettito riversato nelle casse comunali. A livello nazionale, infatti, solo 304 Comuni su circa 7.900 enti locali risultano beneficiari dei proventi legati all’attività di collaborazione fiscale. Una quota estremamente ridotta che trova riscontro anche in Abruzzo, dove i Comuni complessivi sono 305.
Nel confronto regionale, il dato evidenzia come la partecipazione degli enti abruzzesi al meccanismo di recupero dell’evasione resti limitata, sia in termini di numero di amministrazioni coinvolte, sia per quanto riguarda le risorse economiche effettivamente riconosciute.
Sul piano nazionale, il 2024 segna inoltre un minimo storico: i proventi complessivi destinati ai Comuni italiani per la collaborazione al recupero fiscale si sono fermati a poco più di 2,5 milioni di euro. Un risultato che alimenta il dibattito sull’efficacia dello strumento e sulla necessità di rafforzare il ruolo degli enti locali nelle attività di contrasto all’evasione fiscale.