La crisi economica ed occupazionale degli ultimi anni ha spinto molti italiani, soprattutto giovani, a lasciare l'Italia per andare in cerca di lavoro e maggiori opportunità all'estero.
Tale fenomeno interessa ormai sempre più italiani, e tra le eventali eccezioni alla regola non figurano certo i pescaresi. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero), infatti, l'immigrazione dal capoluogo adriatico è in continua crescita.
A partire dal 2010, infatti, ben 785 pescaresi riusltano essersi trasferiti all'estero in cerca di lavoro: 213 (sinora) durante l'anno in corso, 236 nel 2013, 147 nel 2012, 113 nel 2011, 76 nel 2010. Numeri che senza dubbio contribuiscono a certificare la crescita del fenomeno.
Dai dati dell'Aire, d'altro canto, i "nuovi emigranti" del capoluogo adriatico risultano essere nella maggior parte di giovane età, con età media che si aggira tra i 23 ed i 34 anni, in buona parte in possesso di diplomi o lauree, benché non manchino casi di 50enni che hanno scelto di rimettersi in discussione all'estero, presumibilmente perché ritrovatisi disoccupati e senza nuove opportunità sul territorio italiano. Rispetto alle precedenti ondate migratorie, in cui erano soprattutto i capifamiglia a cercare fortuna all'estero, la componente femminile sembra aver ragggiunto picchi molto alti.
Le mete preferite sono i paesi europei, in particolare Francia e Regno Unito, ma anche nazioni come Germania, Belgio, Olanda, Svizzera, Spagna e Croazia. Tra i paesi extraeuropei, invece, oltre agli Stati Uniti, considerati la "terra delle opportunità" per antonomasia, in molti hanno scelto di trasferirsi in Venezuela, come molti abruzzesi nel secondo dopoguerra, o anche in Costa Rica.