Sentinel-1 sentinella spaziale sui terremoti

02 Febbraio 2014   07:56  

Il Sentinel-1, il primo di sei satelliti lanciati nello spazio per lo studio ambientale del teritorio terrestre con la spiccata propensione alla comprensione del fenomeno dei terremoti sarà controllato, non appena in orbita a Matera nel trentennale centro Asi-Telespazio, ma ha un cuore abruzzese.

Sarà l'Esa che alla fine di marzo lancerà in orbita un razzo contenente il primo preziosissimo satellite e che nell'ambito del progetto Copernicus inizierà la rete delle sei sentinelle spaziali.

Compito del centro dislocato a Matera e sotto la supervisione del fondatore, il professor Luciano Guerriero, dovrà elaborare, interpretare e conservare i dati registrati.

"Ora ci sarà un vero balzo dell’attività – nota Enrico Saggese - che si aggiunge alla geodesia spaziale con i satelliti Lares e Lageos. Con questi ad esempio, oltre a studiare i movimenti dei continenti legati alle ricerche sui terremoti, si riesce a misurare il centro della Terra con una precisione di due centimetri. Si tratta di una valutazione importante perché consente di tracciare le forme esatte del geoide e di conseguenza applicare il dato come riferimento per la navigazione".

LE SENTINELLE

Grande è l'attesa e le aspettative per il progetto da parte dei ricercatori di tutto il mondo, infatti saranno disponibili nuovi dati per mappare i ghiacci marini, i movimenti dei suoli e i cambiamenti del territorio come conseguenza dell’attività umana.

"Con il presidente della regione – prosegue Saggese – abbiamo però raggiunto un accordo che farà nascere una vera cittadella dello spazio con al centro un planetario sostenendo la nascita di start-up nel campo dell’elaborazione di dati ambientali dallo spazio e stivati qui nel centro di Matera. Inoltre per favorire applicazioni utili, con l’università della Basilicata sosterremo nove dottorati all’anno mirati a nuove professioni e collegati ad un Business Incubator Center".

"I nuovi satelliti europei sono una grande occasione sul fronte dell’osservazione della Terra in termini di capacità e per i vantaggi che essa prospetta offrendo opportunità, ad esempio, alle amministrazioni pubbliche molto preziose – sottolinea Luigi Pasquali alla guida di Telespazio -. La raccolta dati, tra l’altro sarà fortemente intensificata grazie al lancio di un satellite ripetitore battezzato European Data Relay Satellite il quale farà da ponte radio fra vari satelliti al lavoro in orbita convogliando le informazioni alle stazioni terrestri come la nostra. In tal modo disporremo di un ventaglio ancora più ampio di conoscenze e immagini integrate con altre raccolte dai satelliti italiani CosmosSkymed e americani Iconos e Geoi. Da qui, inoltre, - aggiunge Pasquali – svilupperemo sistemi di protezione delle reti satellitari riguardanti dalla geodesia all’ambiente, le quali crescendo nella loro sofisticazione tecnologica hanno bisogno di essere maggiormente tutelati pure nella loro sicurezza".


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