Condizioni tutt'altro che semplici, quelle in cui sono costrette a vivere da alcuni giorni a questa parte le oltre 40 famiglie residenti della casa popolare in via Lazio 61 di Pescara, al confine con Montesilvano.
Da lunedì, infatti, i condòmini, sia quelli in affitto che i privati, si trovano costretti a dover fare a meno dell'acqua corrente, a causa della rottura di un'autoclave che serve una parte degli appartamenti, mentre altri ne sono sprovvisti. Un disagio notevole, che va purtroppo ad aggiungersi all'ormai duratura situazione di degrado ed incuria della zona, in passato già denunciata varie volte dai residenti.
La questione, tuttavia, non sembra in ogni caso imputabile a disservizi del Comune, come ha voluto sottolineare l'assessore alle Politiche della Casa Isabella Del Trecco: "L'ente ha liquidato martedì scorso circa 2.000 euro allo studio legale Roio, amministratore del condominio, affinché provveda al più presto a riparare il guasto dell'autoclave ed a recuperare le somme dei privati residenti nel palazzo. L'amministrazione da anni anticipa somme non dovute per consentire la gestione di servizi, ma essendo oggi la situazione non gestibile abbiamo stipulato una convenzione con l'Ater per permettere al più presto ai nostri inquilini di trasferirsi".
Come non bastassero i rubinetti a secco, c'è anche la grana ascensore, guasto da tempo, per la cui riparazione ancora il Comune ha deciso di anticipare le spese.
