Senza una casa il 43% degli studenti lascerà L'Aquila

Sondaggio dell'Unione Universitari

06 Agosto 2009   13:27  

Se non ci saranno alloggi a disposizione, molti studenti aquilani lasceranno nei prossimi mesi l'Universita' del capoluogo di regione. E' quanto emerge da un sondaggio promosso dall'Unione degli Universitari. Alle domande hanno risposto 1.694 studenti, e di questi il 4 per cento ha detto che non studiera' all'Aquila il prossimo anno accademico, mentre il 43 per cento ha risposto che rimarra' in citta' solo se ci saranno alloggi disponibili e il 41 per cento ha risposto che ha comunque intenzione di continuare a studiare a L'Aquila. Il 12 per cento, poi, rimarra' all'Universita' della citta' terremotata ma da pendolare.

Annunciando il risultato del sondaggio l'Unione degli universitari parla della "necessita' urgentissima di trovare una soluzione abitativa per gli studenti" perche' "in assenza di questa certezza solo il 50 per cento si iscriverebbe all'Ateneo e questo rappresenterebbe un ulteriore danno per una citta' che vive un momento drammatico.

Gli universitari - prosegue l'Udu - "hanno bisogno di certezze abitative per il prossimo anno per poter decidere se iscriversi o meno, continuare o meno a studiare e vivere all'Aquila" e ora, dopo varie segnalazioni di questo problema, "e' il momento che le istituzioni diano risposte serie". L'Udu prospetta anche una soluzione all'emergenza abitativa e chiede di usare "gli alloggi della scuola della Guardia di Finanza che sono vuoti, adatti a questa esigenza e gia' pronti per accogliere gli studenti".

La richiesta di aprire "subito" una parte degli spazi della Finanza agli universitari viene quindi avanzata a Governo, Protezione Civile e Regione Abruzzo. Tra gli studenti che hanno risposto al questionario il 24% risultava "in sede", nel 2008/2009, il 71% "fuori sede", il 4% "pendolare", e il 72% aveva una casa in affitto con contratto registrato o atto pubblico. Il 73% degli interpellati non sa cosa sia il Contributo autonoma sistemazione.

 

ESTRATTO DEL QUESTIONARIO

Campione: 1694 studenti di cui 399 aquilani, 1198 fuori sede, 73 pendolari, 24 non iscritti.


Hai intenzione di studiare a L'Aquila il prossimo anno accademico (2009/2010)?

Sì.........................................  699 - 41%

Sì, ma solo se ci sono alloggi disponibili.. 734 - 43%

Sì, ma pendolare.............................198 - 12%

No, non studierò a L'Aquila.................. 63 - 4%


Lo scorso anno avevi casa in affitto?

Sì, con contatto registrato................ 1214 - 72%
 
Sì, ma senza contratto....................... 237 - 14%

No, non avevo casa...........................109 - 6%

No, sono studente in sede...................105 - 6%

No, non ero iscritto........................  29 - 2%


Hai fatto richiesta del C.A.S. - Contributo Autonoma Sistemazione?

Sì....................   63 - 4%

No....................  387 - 23%

Non so cosa sia ...... 1244 - 73%


E questa sera presidio della memoria al parco unicef del Comitato Familiari Vittime della Casa dello Studente 

 

Il Comitato Familiari Vittime della Casa dello Studente proporrà il 6 di ogni mese un presidio per ricordare le 307 vittime del sisma del 6 aprile.

Dopo l’imponente fiaccolata che ha visto la presenza di oltre 4.000 persone il Comitato ritiene fondamentale mantenere vivo il filo della memoria, per amore e per necessità di giustizia.

Ogni appuntamento sarà scandito da un evento.

Per il primo si è scelto il film La Marcia degli Abbracci, prodotto da Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra per GarageLab in collaborazione con l’Associazione Kabawil

Il film è la cronaca di un viaggio nell’Argentina delle Madri di Plaza de Mayo in occasione del trentennale della loro associazione.

Madri simbolicamente di tutti i desaparecidos, i trentamila giovani svaniti nelle fauci della dittatura argentina. Oggi, in America Latina, queste donne fra gli ottanta e i novantaquattro anni, sono il riferimento per chiunque lotti per la tutela dei diritti umani e l’affermazione degli ideali di giustizia.

Il film è un viaggio con queste donne, al passo ritmato dalla maternità, che qui è più che mai il potere e la forza che rigenera il mondo.

Ed è anche lo straordinario esempio di una lotta non violenta e senza sconti,  che coniuga insieme memoria e giustizia.

 

 


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