Durante un'operazione di controllo all'interno del supercarcere di Villa Stanazzo, a Lanciano, sono stati rinvenuti e sequestrati otto telefonini cellulari, un coltello a serramanico e due panetti di droga. L'operazione, condotta dagli agenti della polizia penitenziaria in collaborazione con i carabinieri, ha portato anche all'arresto di un uomo di Acerra, che si era presentato per un colloquio con un familiare. Dai controlli preliminari è emerso che l'uomo era ricercato per associazione a delinquere di stampo mafioso e su di lui pendeva un mandato di cattura.
Gli oggetti sequestrati all'interno del carcere potrebbero essere stati introdotti lanciandoli oltre il muro di cinta, poiché il sistema anti-drone installato nella struttura non è entrato in azione. La situazione all'interno del carcere di Villa Stanazzo è sempre più complessa: la struttura ospita attualmente 250 detenuti, mentre il personale della polizia penitenziaria è ridotto a circa un centinaio di agenti, aggravato dalla carenza cronica di risorse umane e dal piano ferie estivo.
Piero Di Campli, segretario locale del sindacato Sappe, ha espresso preoccupazione per le condizioni lavorative del personale, lodando l'impegno degli agenti che, nonostante le difficoltà, continuano a garantire la legalità all'interno del carcere. Di Campli ha ricordato l'episodio della scorsa settimana, in cui alcuni agenti sono stati aggrediti da un detenuto sorpreso con un cellulare, episodio che ha richiesto il ricovero in ospedale per le ferite riportate. Il sindacato Sappe ha rinnovato l'appello per l'invio urgente di rinforzi, sottolineando come il personale sia ormai stremato e non possa sostenere ulteriori sacrifici.