Serie D, il punto dopo la settima giornata

Il Teramo rialza la testa: Sant al tappeto

12 Ottobre 2010   16:49  

Teramo-Santegidiese.A quanto pare, la sfuriata del presidente Campitelli ha dato i frutti auspicati. Grazie a una doppietta del centravanti Arcamone (nella foto con la maglia del Melfi), il Teramo torna infatti a vincere dopo ben tre turni di digiuno. Ma nonostante il perentorio 2-0 faccia pensare ad un match a senso unico, è stato invece tutt'altro che semplice per i biancorossi avere ragione di una Santegidiese coriacea e come sempre repentina nelle ripartenze. La svolta in favore degli uomini di Cifaldi è giunta nei primi minuti della ripresa, quando il roccioso difensore vibratiano Lonardo ha dovuto lasciare il campo per infortunio: il suo sostituto Stroffolino è stato infatti disastroso in occasione del raddoppio locale. Nessun dramma comunque in casa giallorossa: si tratta pur sempre della prima sconfitta in campionato.

Civitanovese-Atessa VdS.Giandonato può tirare un sospiro di sollievo: il trittico terribile è giunto finamente al termine. Dopo aver limitato i danni con Teramo e Samb, l'Atessa riesce infatti a raccogliere un preziosissimo punto anche a Civitanova Marche. Il risultato ad occhiali che porta i sangrini ad una quota piuttosto tranquilla (9 punti) è la conseguenza di una gara condotta per lo più dai padroni di casa, ma che gli abruzzesi hanno controllato senza particolari patemi d'animo. I giocatori più in forma? Senza dubbio Soria (sempre pericoloso anche quando non va a segno) e l'intero pacchetto arretrato (l'olandese Koen Brack su tutti).

Sambenedettese-Canistro.Giocare al "Riviera delle Palme" avrebbe avuto senz'altro un impatto diverso per entrambe le compagini, ma l'atmosfera creata dal caloroso pubblico locale è stata comunque degna di una categoria tutt'altro che dilettantistica. Al "comunale" di Centobuchi termina 3-1 per i marchigiani, un risultato maturato soprattutto nella ripresa quando i ragazzi di mister Giudici hanno pigiato sull'acceleratore e legittimato la vittoria grazie al bomber Ciccio Covelli. Nulla da fare dunque per il Canistro di Sorrentino, ma viste le precedenti incoraggianti prestazioni, non c'è da preoccuparsi: le avversarie con cui bisognerà conquistare pesanti punti salvezza sono tutt'altre, non certo una corazzata come la Sambenedettese.

RC Angolana-Recanatese.L'exploit di Bojano sembrava aver posto la parola "fine" alla crisi dell'Angolana, ma evidentemente, nonostante il ritorno di Amaolo in panchina, i problemi rimangono sempre gli stessi: quattro sconfitte in altrettante gare tra le mura amiche rappresentano infatti un quadro che la dice tutta sulle difficoltà che incontrano i nerazzurri a giocare dinanzi al pubblico amico. Della debacle interna con la Recanatese c'è però da salvare almeno l'impegno profuso in campo subito dopo la rete di Moriconi, ma l'attacco, complici l'espulsione di Fuschi nella ripresa e l'assenza del goleador Cammarata, non è stato in grado di creare grossi pericoli alla porta difesa da Cantarini.

Miglianico-Bojano.Per un sodalizio che come il Miglianico punta senza mezzi termini a una tranquilla salvezza, il pareggio a reti bianche contro il fanalino di coda Bojano può anche essere accolto con relativo ottimismo. Forse però, considerate le numerose prove convincenti con compagini anche di caratura superiore, ci si aspettava qualcosa di più, ma guai a non vedere il bicchiere mezzo pieno: il cammino della Donatelli-band fino a questo momento resta infatti ampiamente positivo. In ogni caso, giocano come alibi a favore dei gialloblù due forfait che si sarebbero fatti sentire in qualsiasi squadra di categoria: quello del centrale Lieti e quello del fantasista Mimola.

Le altre.Spiccano i successi delle due squadre di Rimini (clamoroso lo 0-4 del Real sul campo del Forlì), ma soprattutto quello della capolista Jesina ad Agnone (1-2). Da evidenziare infine l'affermazione interna del Fossombrone (2-1 contro il forte Trivento) e il primo successo in campionato del Venafro (3-2 ai danni del Cesenatico).

Danilo Rosone


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