Servizi agli studenti universitari, trovati i fondi mentre si pensa a riorganizzare tutti i servizi

21 Novembre 2014   09:28  

Un primo segnale di attenzione nei confronti delle problematiche sollevate dall‘ADSU, dalle rappresentanze studentesche e da quelle sindacali arriva dalla Regione su impulso del presidente della seconda commissione consiliare, Pierpaolo Pietrucci, che ha proposto un provvedimento legislativo che verrà esaminato il 25 novembre dal consiglio regionale e che è finalizzato a consentire all’ADSU di poter riprogrammare i fondi di cui alla legge regionale 41/2011 (cosiddetta legge “De Matteis”) per assicurare la regolare erogazione dei servizi (sale studio, mense, bar, impianti sportivi e residenze universitarie) a favore degli studenti iscritti all’Università dell’Aquila. Un’iniziativa volta a dare una concreta risposta alle aspettative studentesche, a garantire il livello occupazionale delle maestranze occupate nell’erogazione dei servizi, ed a consentire all’Azienda per il diritto allo studio dell’Aquila di poter individuare risorse finanziarie atte a sopperire alle attuali criticità dei bilanci statali e regionali in materia di diritto allo studio.

Si tratta in concreto di poter utilizzare il milione e mezzo proveniente dalle donazioni e già a disposizione della Regione, e da questa trasferito all’ADSU per realizzare e gestire centri di aggregazione, sviluppare programmi culturali, sportivi e musicali ma, soprattutto, garantire i servizi residenziali e ristorativi. “E’ una significativa e tempestiva risposta alle nostre richieste - dichiara il presidente dell’Adsu, Francesco D’Ascanio - ringrazio il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e tutte le componenti politiche regionali, che all’unanimità hanno tempestivamente approvato la proposta di modifica alla legge regionale 41/2011, consentendo all’azienda di poter contare per il triennio 2015-2017 sulle rilevanti e risolutive risorse finanziarie che contribuiranno in termini significativi a reperire fondi per la gestione delle diverse strutture a servizio degli studenti universitari.

I tre anni saranno utili per uscire dall’attuale fase ancora emergenziale e consentire sia all’Università che all’Azienda di concentrare l’erogazione dei servizi all’interno degli storici poli universitari di Roio (facoltà di Ingegneria ed Economia e Commercio), Coppito (facoltà Scientifiche) e del centro storico (facoltà di Scienze Umane). Aspettiamo con positività un ulteriore segnale dalla Direzione regionale, un segnale affidato all’assessore Marinella Sclocco, che in concreto dovrà approvare la proposta di rimodulazione delle risorse finanziarie della suddetta legge regionale anche sulla scorta della modifica legislativa.

Anche la Filcams-Cgil, per voce di Emilio Speca, esprime apprezzamento per le iniziative regionali volte a dare soluzioni alle molte problematiche che riguardano i servizi agli studenti universitari. “Un primo passo necessario ma che non risolve la problematica della continuità dei servizi stessi. Si rischia infatti l’interruzione del servizio mensa a gennaio, in quanto l’appalto scadrà il 31 dicembre e prima delle scelte effettuate in Regione sulla riprogrammazione dei fondi non vi era la possibilità di fare il nuovo bando. Adesso sussistono ancora due difficoltà per fare un bando per le mense che risponda qualitativamente alle necessità degli studenti, senza cadere nella trappola delle gare al massimo ribasso, per fare in modo che tra la scadenza dell’appalto e l’assegnazione al nuovo gestore non ci sia un vuoto (che potrebbe superare i due mesi) una situazione che farebbe venir meno la credibilità di quanto fatto per la rimodulare i fondi e che metterebbe a serio rischio l’occupazione delle addette al servizio, che senza nuovo affidamento si troverebbero con la lettera di licenziamento.

L’incontro avuto con il presidente dell’Adsu, è stato positivo ma abbiamo entrambi (Filcams-Cgil e Adsu) espresso la necessità del mantenimento e miglioramento dei servizi, e l’importanza della salvaguardia occupazionale, ricordando che rispetto al servizio bar siamo dovuti ricorrere a una vertenza sindacale in quanto parte delle lavoratrici non sono state riassunte. Non escludiamo che concluso l’iter burocratico del provvedimento, chiederemo un tavolo di confronto all’assessore Marinella Sclocco per un’analisi più approfondita della situazione.”


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