Servizi idrici, verso l'Ato unico. Di Paolo: avremo maggiore qualità

05 Novembre 2009   14:34  

"Economicita', razionalizzazione delle risorse finanziarie e umane, efficienza ed efficacia. Sono questi i punti chiave da cui nasce la normativa che punta ad offrire un servizio di qualita' agli utenti attraverso l'ottimizzazione delle risorse, sia idriche che economiche, riducendo le perdite di rete e, al contempo, aumentando gli investimenti e riducendo i costi gestionali". Sono parole dell'assessore al servizio idrico integrato, Angelo Di Paolo che questa mattina, a Pescara, ha presentato il Disegno di legge (DL) approvato lunedi' scorso dalla Giunta regionale che da' nuovo impulso alla riforma del Servizio idrico integrato (SII) in Regione Abruzzo. Subito dopo l'approvazione in Consiglio regionale si aprira' la concertazione con gli attori locali sul progetto di riforma complessivo del Servizio, attualmente in via di definizione, che sostituira' definitivamente la LR n. 2/1997. "Il Decreto legge - ha detto l'assessore Di Paolo - rappresenta una prima fase per il rilancio del comparto produttivo ad alto valore aggiunto per l'economia regionale anche in termini di sviluppo tecnologico e di crescita delle competenze e della competitivita'". Lo strumento immediato e' il commissariamento degli Enti d'Ambito, avviato alla fine del 2007, con la costituzione pero' di un unico Consorzio obbligatorio tra i 305 Comuni abruzzesi. Senza questo intervento normativo, infatti, si sarebbero dovuti costituire quattro Enti d'Ambito a scala provinciale, con una riduzione quindi da 6 a 4, in contraddizione pero' con quanto previsto dal programma di governo regionale e con conseguenti diseconomie dal punto di vista anche procedurale. Si prevede cosi' la nomina di un Commissario unico straordinario che avra' il compito di attuare la riforma mettendo in atto tutte le procedure per la costituzione di un unico Ato. Un esempio di inutili diseconomie che il Disegno di legge regionale affronta e' dato proprio dalle Societa' di patrimonio. Infatti, nonostante il divieto, previsto per legge, di separazione delle reti dalla gestione del servizio idrico integrato, in Abruzzo continuano ad esistere due societa' di patrimonio che di fatto appesantiscono inutilmente i costi di gestione. Viene affrontato poi il "conflitto di interesse" esistente tra controllore - Ente d'Ambito ed il controllato - soggetto gestore, a causa della dipendenza economica dell'Ente dal Gestore. Si prevede un sistema sanzionatorio rigido nel caso di violazioni degli obblighi da parte dei gestori; delle sanzioni risponderanno i componenti del CdA e i Dirigenti delle aziende pubbliche. Pur essendo possibile la presenza di piu' gestori nell'unico ambito delimitato, la Regione infine promuove un gestore unico all'interno dell'ATO unico.

'Finalmente si cambia, in maniera profonda. Si modifica la logica che fino ad oggi ha governato la distribuzione e depurazione delle acque potabili'. Lo ha detto il Presidente Gianni Chiodi intervenendo questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione della riforma sul servizio idrico integrato. 'La riduzione dei costi diretti e indiretti della politica - ha aggiunto Chiodi - si manifesta nella costituzione di un unico Ato in luogo dei 4 previsti, rispetto ai sei esistenti e con una tariffa unica per tutti. Non e' solo una novita' contabile, al contrario si e' consapevoli che senza una forte azione di governo del settore i costi per il cittadino vanno fuori controllo. L'azione commissariale svolta fino ad oggi ha dimostrato una generale insufficienza dell'azione di pianificazione e controllo di quasi tutti gli Ato. Con l'assunzione di un organismo unico e autorevole, invece, s'innesca un processo che possa controllare efficienza ed efficacia e che al tempo stesso 'tuteli' cittadini e territorio rispetto alle direttive comunitarie e nazionali sulle acque'.


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