Sevel: per Fiom l'accordo siglato a Torino replica la "vergogna del metodo Pomigliano"
Con gli accordi sindacali firmati ieri a Torino da Fim-Uilm-Fismic e Fiat e' stata introdotta anche nello stabilimento Sevel di Atessa "la vergogna del metodo Pomigliano e Mirafiori". E' quanto denuncia in una nota il segretario provinciale di Chieti della Fiom-Cgil, Marco Di Rocco.
"La Fiat, insieme ai sindacati Fim, Uilm e Fismic hanno introdotto nello stabilimento Sevel le vergogne di Pomigliano e Mirafiori - scrive Di Rocco - con le clausole di responsabilità inserite in entrambi gli accordi. La clausola impedisce al sindacato, di fatto, di difendere le prerogative dei lavoratori. Da adesso in avanti, il sindacato di fabbrica può solo svolgere un ruolo partecipativo e compiacente alle esigenze della Fiat e della Sevel, in caso contrario saranno sanzionati. Insomma, il sindacato deve sempre e comunque rispettare le volontà di Fiat e Sevel e, in cambio, Fim, Uilm e Fismic hanno ottenuto 12.000 ore di permessi sindacali annui pagati da Fiat e Sevel".
Gli accordi sottoscritti ieri a Torino non sono stati firmati dalla Fiom: il primo accordo riguarda le liberta' e i diritti sindacali, monte ore e regolamentazione dell'attività della Rappresentanza Sindacale Unitaria, mentre il secondo riguarda lo sviluppo produttivo e i fabbisogni occupazionali per i prossimi 3 mesi.
"L'accordo sottoscritto da Fim, Uilm e Fismic - aggiunge Di Rocco - aumenta la precarietà, lo sfruttamento del lavoro, diminuisce le pause di 10 minuti, aumenta i sabati straordinari, impedisce alle organizzazioni sindacali di vigilare sulla salita produttiva e manda a casa definitivamente i mille precari licenziati nel 2008".
Di Rocco poi conclude sottolineando come nello stabilimento "si stiano praticando politiche vessatorie nei confronti delle Rsu della Fiom, cui la Sevel ha tolto qualsiasi forma di agibilita' sindacale perche' non avendo firmato gli accordi sul monte ore non possono piu' muoversi dalla loro postazione di lavoro".
