Sevel punta sul ptrasporto navale

24 Settembre 2011   20:14  

La Sevel di Atessa punta sempre di piu' sul trasporto navale. Solo negli ultimi quindici giorni, infatti, dal porto di Vasto hanno preso il largo piu' di duemila furgoni, assemblati negli stabilimenti della Val di Sangro.

Le navi impiegate del tipo Ro-Ro, particolarmente indicate per il trasporto degli automezzi raggiungono, mediamente, una lunghezza di 150 metri e un'altezza che, in alcuni casi, supera i 20 metri. Le rotte conducono principalmente verso lo scalo di Capodistria e, sempre con maggiore frequenza, verso il porto di Ilichevsk in Ucraina. Per la maggior parte dei casi si tratta di scali portuali di smistamento da cui, poi, i furgoni delle Sevel raggiungono i mercati di sbocco del centro Europa e dei Paesi dell'Est.

L'intensa attivita' di questi giorni ha confermato il livello di alta professionalita', sia delle agenzie e delle imprese di servizio portuale, sia la grande attenzione delle autorita' marittime locali, confermando il valore strategico della logistica portuale regionale abruzzese, che rappresenta, sempre piu', un punto di forza per il tessuto industriale dell'intera area a cavallo tra l'Abruzzo e il Molise. L'incremento del traffico via mare ha risvolti non solo sul piano economico-finanziario, con una riduzione e razionalizzazione dei costi logistici e di trasporto, ma che si ripercuote, in maniera ancora piu' tangibile, in termini di bilancio ambientale.

L'impiego delle navi, infatti, riduce drasticamente il numero di bisarche da impiegare e far circolare su strade e autostrade, con una riduzione di emissioni di co2 e polveri sottili. Basti pensare che le sei navi salpate dal porto di Vasto, in questi ultimi giorni, per capacita' di carico corrispondono a circa settecento autotreni.


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