Polizia e carabinieri hanno arrestato nelle ultime ore sei rumeni, appartenenti a due distinte bande che negli ultimi mesi avevano messo a segno complessivamente una decina di colpi in altrettanti bar pizzerie e sale giochi del capoluogo.
Andiamo con ordine: la squadra mobile dell'Aquila ha sgominato la banda che negli ultimi mesi, da maggio a settembre, aveva messo a segno ben otto colpi.
Una banda che agiva in trasferta costituita da tre rumeni pregiudicati residenti a Roma. Due sono stati arrestati all'alba a Civitavecchia ed Andria, un terzo, era già recluso nel carcere Regina Coeli a Roma, per reati analoghi. Arrivavano di notte dalla capitale in autostrada, a bordo di una Bmw station vagon, di notte. Sapevano dove colpire e cosa fare, perchè avevano già effettuato sopralluoghi. Riuscivano abilmente a disinnescare gli allarmi e poi scassinavano sul posto le slot -machine. In tutto sono riusciti a portare via 125mila euro in contanti, e un impianto stereo. La visita notturna più fruttuosa alla sala giochi Rosso e nero: 45mila euro in colpo solo. I tre sono accusati ora di furto aggravato con scasso e rischiano fino a dieci anni di reclusione. Non sarà facile però recuperare il maltolto, trattandosi di denaro contante.
Passiamo agli altri arresti: i Carabinieri della stazione di Paganica hanno arrestato ieri notte tre rumeni, di cui un minorenne, questa volta residenti a L'Aquila. Anche loro hanno messo a segno due furti, in una pizzeria di Bazzano e in un bar di Camarda, e forse in altri esercizi commerciali. Non avevano relazioni con i tre rumeni arrestati dalla Polizia, potrebbe però essere scattato un un effetto emulazione.
Sono stati colti in flagranza di reato, poche ore dopo il furto messo a segno nella pizzeria del nucleo industriale di Bazzano. I carabinieri hanno seguito le loro tracce e li hanno catturati in alloggio popolare di Monticchio, dove i tre si stavano spartendo i proventi del furto: 140 euro e biglietti del "Gratta e vinci", che non gli hanno però portato fortuna.