Si va avanti a rilento.

Linee guida del Commissario delegato. Ord. 3790/200

07 Settembre 2009   09:38  

Finalmente la settimana scorsa (26 Agosto) sono stati firmati dal Commissario delegato gli indirizzi per l’esecuzione degli interventi per le case oggetto dell’ordinanza n. 3790.

Tale ordinanza, lo ricordiamo, interessa tutte le case catalogate come “E” al di fuori della zona rossa.
Un passo avanti, dunque, in questa situazione di staticità oggettiva, dove il progetto C.A.S.E. ha assorbito tutto il l lavoro e tutta l’attenzione dei mass-media.
Per ciò che realmente concerne la ricostruzione, quella vera, quella delle nostre case a L’Aquila tutto tace pericolosamente.
Queste considerazioni sono evidenti a tutti gli Aquilani, ma se ci si sposta al di fuori della zona interessata dal sisma, la stampa fa credere tutt’altro: scuole perfette che riapriranno in tempo, tendopoli svuotate e tetto per tutti entro settembre o al massimo novembre, negozi riaperti e uffici che funzionano come e meglio di prima ecc.
Per questo motivo non dobbiamo abbassare la guardia, non siamo persone che si lamentano, d’accordo, ma almeno ci sia concesso di dire la verità, quella verità scottante che tutti i giorni ci troviamo a vivere e ad affrontare e che si distanzia anni luce da ciò che il Governo vuol far credere all’opinione pubblica.


Comunque una novità arrivata sicuramente in ritardo rispetto all’ordinanza 3790 datata 17 luglio 2009, è quella relativa alle linee guida del Commissario delegato, che, come detto, riguardano la riparazione con miglioramento sismico degli edifici con esito di agibilità “E”.
Tale documento è rivolto soprattutto ai tecnici e possiamo considerarlo un vademecum per gli addetti su come organizzare e  gestire i lavori. ( A 5 mesi dal sisma coloro che dovrebbero rimettere a posto le nostre abitazioni ancora non sanno che cosa fare!!!)


Comunque vediamo i tratti salienti del documento in oggetto.
Innanzitutto gli indirizzi chiariscono il ruolo degli amministratori o rappresentanti di condominio rispetto agli interventi sulle parti comuni e, in particolare, su tutta la struttura, “ferma restando la possibilità per ogni proprietario di poter riparare i danni alle parti non strutturali e agli impianti interni al proprio appartamento”. È importante che tutti gli interventi, sia sulle parti comuni che sui singoli appartamenti, vengano avviati con un approccio e un progetto unitario, relativo a tutto l'immobile.
La delibera 3790 prevede poi il necessario rafforzamento della struttura, secondo quanto previsto dalle norme tecniche per il miglioramento sismico, oltre che riparazione pura e semplice degli impianti danneggiati e degli elementi strutturali . L’intervento, ovviamente è soggetto a controlli ferrei con una verifica complessiva della sicurezza nelle condizioni prima e dopo i lavori.
Per ciò che concerne gli edifici con danni anche gravi ma non strutturali, come le tamponature o i tramezzi, gli indirizzi consentono di seguire una procedura più snella, analoga a quella stabilita per gli edifici con esito di agibilità B o C, come previsto nell'ordinanza 3779. È possibile, cioè, fare un progetto limitato al rafforzamento locale di singoli elementi o parti strutturali, eseguire calcoli semplificati, non fare il collaudo statico e, quindi, ridurre i tempi della progettazione.

Le case di tipo “E” fuori dal centro storico sono calcolate in 15.000 unità, tra di esse il 35% circa degli edifici  risulta non aver avuto gravissimi danni, per cui ad essi potrebbe applicarsi questa procedura di ricostruzione e messa in sicurezza più snella.

In appendice agli Indirizzi è riportata la nuova scheda unificata, ossia valida per gli interventi effettuati ai sensi sia dell'ordinanza 3779, sia di quella 3790. Essa pertanto sostituisce  anche la scheda riportata in appendice agli Indirizzi dell’ordinanza 3779 nella documentazione da consegnare insieme alla domanda di finanziamento. 

È stata messa a punto dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLUIS), concordandola con gli ordini professionali, la checklist dei documenti esclusivamente di tipo tecnico da consegnare insieme alla domanda, oltre alla restante documentazione specificata nelle Ordinanze. 

Per agevolare la progettazione e l’applicazione degli interventi di rafforzamento sismico e di stabilizzazione delle parti non strutturali pericolose, il Dipartimento della Protezione Civile, insieme al Consorzio ReLUIS, Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, ha messo  a punto delle linee guida con una serie di indicazioni e di esempi innovativi. Tali linee guida denominate “Linee guida per la riparazione e il rafforzamento di elementi strutturali, tamponature e partizioni” è scaricabile da internet nel sito della Protezione Civile.

Alcune di queste disposizioni sono già state applicate per il rafforzamento dell’edilizia scolastica in corso di completamento nella Provincia dell'Aquila. Esse sono in grado di garantire un efficace rafforzamento locale degli elementi su cui si interviene, l'eliminazione delle carenze tipiche degli edifici esistenti e una significativa riduzione della vulnerabilità sismica d'insieme dell'edificio. 

Tra le linee guida più importanti, il Dipartimento della Protezione Civile ha anche redatto le "Linee guida per la riduzione della vulnerabilità di elementi non strutturali, arredi e impianti", che forniscono indicazioni e dettagli progettuali per la riduzione della vulnerabilità sismica di elementi non strutturali, quali controsoffitti, cornicioni, parapetti, comignoli, tramezzi in cartongesso, armadi e scaffalature, tegole ed altro.

Tali regole sono state concepite come supporto tecnico degli "indirizzi per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di rischio connesso alla vulnerabilità di elementi non strutturali negli edifici scolastici" (GU n. 33 del 10-2-2009) approvati con Intesa Istituzionale tra Stato, Regioni ed Enti locali. Ma la loro applicazione risulta di particolare utilità anche per fronteggiare i rischi connessi alla caduta di parti non strutturali e di elementi di arredo pericolosi per l'incolumità delle persone  anche nelle case, negli uffici e negli ospedali.
Questi documenti sono pubblicati sia sul sito della Protezione civile sia sul ReLUIS. Per quanto soprattutto tecnici, è interessante leggerli anche per poter relazionarsi in modo più consapevole con chi svolgerà i lavori nelle nostre strutture.


Francesca Aloisi


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore