Sicurezza in città, l'opposizione chiede regolamentazioni precise

Gli univeristari chiedono maggiori controlli allo Scalo

10 Ottobre 2013   11:54  

Evidentemente Chieti non é abituata ad avere una vita notturna vera e propria, così che, mentre i residenti di via Toppi si lamentano per gli schiamazzi degli avventori dei locali presso le loro abitazioni, allo Scalo si punta il dito contro le risse che, secondo alcuni troppo spesso, nascerebbero tra universitari.

Proprio basandosi su queste "inedite" esigenze di maggiore sicurezza nel capoluogo teatino, l'opposizione ha voluto avanzare al sindaco Umberto Di Primio alcune richieste per garantire il non ripetersi di episodi spiacevoli, tra cui un consiglio comunale straordinario per discutere della questione, in presenza del prefetto De Marinis, e misure ad hoc per garantire da una parte l'integrazione degli universitari nel tessuto urbano, e dall'altra assicurare regolamentazioni precise alla attività.

"Noi studenti fuori sede non siamo considerati parte integrante della città, nonostante viviamo qui e spendiamo per gli affitti", ha lamentato Laura Contestabile, della lista 360 gradi, secondo cui "abbiamo diritto ad una maggiore tutela e salvaguardia, anche tramite maggiori controlli di polizia".

Secondo il segretario cittadino PD Enrico Iacobitti, "la sicurezza urbana va ripensata daccapo, in base al suo totale cambiamento, e non può prescindere dall'instaurazione di un maggiore rapporto con l'Università, di fatto quasi inesistente", mentre per Luigi Febo di Chieti per Chieti "il verificarsi di spiacevoli fatti di cronaca va prevenuto, non limitato con ordinanze solo dopo il loro avvenimento".


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