Sicurezza stradale, Ciucci (Anas), obiettivo mortalità zero

L'innalzamento dei livelli di sicurezza della rete stradale e' una delle principali missioni istituzionali dell'Anas. Lo ha affermato il presidente della societa' Pietro Ciucci intervenendo alla tavola rotonda sul tema "Infrastrutture e sicurezza" a Roma presso la Scuola superiore di Polizia.

Ciucci riportando i dati dell'incidentalita' che dimostrano la diminuzione del numero dei morti nel 2013, rispetto al 2001, del 52,1%, ha sottolineato occorre "lavorare per aspirare a una mortalita' sulle strade italiane pari a zero.

Qualcuno potra' giudicare questo obiettivo un'utopia - ha aggiunto il presidente dell'Anas - ma solo attraverso le utopie possiamo essere sicuri di poter modificare la realta'".

In Italia "e' indubbio che si e' lavorato molto bene e che - ha continuato Ciucci - accanto all'inasprimento delle norme e all'introduzione della patente a punti e' cresciuta una cultura nazionale della cooperazione per la sicurezza che considera le attivita' di ciascun soggetto come tasselli di una stessa strategia condivisa da mettere a fattor comune".

Ciucci ha spiegato che la forte diminuzione dei dati dell'incidentalita' dimostra che i risultati sono stati soddisfacenti: "I numeri forniti dall'ultima stima dell'Istat e dell'Aci - ha ricordato - attestano he l'obiettivo europeo di ridurre il numero dei morti del 50% e' stato raggiunto. Infatti, rispetto al 2001, il numero dei morti e' diminuito nel 2013 del 52,1%.

Il trend positivo prosegue anche nel 2014 visto che, secondo i dati della polizia stradale e dei carabinieri, sulle autostrade dell'Anas tra gennaio e maggio di quest'anno si e' registrata un'ulteriore riduzione degli incidenti mortali del 42%". Per il presidente del'Anas, pero', non bisogna accontentarsi di questi risultati ma "aspirare a una mortalita' sulle strade italiane pari a zero".

Il primo settore di azione per l'innalzamento dei livelli di sicurezza stradale e', ha sottolineato Ciucci, legato al miglioramento della qualita' infrastrutturale della rete.

Per questo dal 2006 a oggi l'Anas ha aperto al traffico oltre 1380 chilometri di strade e autostrade per un investimento di quasi 15 miliardi di euro e solo nel 2013 gli investimenti in nuove costruzioni e manutenzione straordinaria sono stati pari a circa 2,2 miliardi di euro.

Relativamente alle nuove opere nel corso del 2013 l'Anas ha realizzato su tutto il territorio nazionale circa 140 nuovi chilometri di strade e autostrade, ha avviato lavori per oltre 1 miliardo di euro e ultimato interventi per quasi 2,8 miliardi di euro.

Per la manutenzione della rete esistente, tra gli interventi infrastrutturali in corso per l'innalzamento della sicurezza rientrano: la risoluzione dei 'punti neri', che richiede un investimento nel tempo di oltre 500 milioni di euro; l'adeguamento di tutte le gallerie ai requisiti previsti dalla direttiva europea del 2004 che richiede un impegno economico di oltre 2 miliardi di euro; la manutenzione straordinaria con 507 interventi attivi o in fase di attivazione per un importo di oltre 820 milioni di euro. Il presidente dell'Anas si e' anche soffermato sul potenziamento delle strutture di esercizio, il miglioramento della capacita' di prevenzione dei rischi e l'implementazione della tecnologia necessaria.

L'Anas si e' dotata di una rete di venti sale operative compartimentali coordinata dalla sala operativa nazionale e di sistemi tecnologici all'avanguardia che attraverso 3800 telecamere fisse e mobili, sensori di traffico, centraline meteo, 300 pannelli a messaggio variabile, hanno consentito di acquisire informazioni e dati in tempo reale per la gestione del traffico.

"A partire da questa estate - ha detto Ciucci - e' diventato pienamente operativo il sistema dei sensori Panama, una piattaforma innovativa per il rilevamento, il monitoraggio e l'analisi della mobilita' sulla rete stradale nazionale e per lo studio dell'incidentalita' e l'individuazione dei trattati a pericolosita' piu' elevata".

Il sistema con 1030 postazioni installate lungo tutta la rete Anas ha consentito di rilevare puntualmente il numero dei transiti sulle singole tratte stradali o autostradali.