Sistema Italia sempre più ignorante: cala l'occupazione dei laureati

08 Giugno 2012   14:05  

Dopo un anno dal conseguimento del titolo, le persone che si sono laureate nel 2007 in corsi specialistici biennali sono occupate nel 67,5% dei casi. Quattro anni dopo il titolo, prosegue l'Istat, ossia nel 2011, gli occupati salgono all'82,1%.

La situazione a un anno dalla laurea peggiora tra quanti, conseguita la laurea triennale nel 2007, hanno portato a termine il biennio specialistico nel 2010: a essere occupato nel 2011 e' solo il 58,2%.

Tra le lauree triennali i migliori esiti occupazionali si riscontrano per i corsi afferenti alle classi delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche (circa il 95% di occupati).

Tra le lauree specialistiche biennali, livelli di occupazione superiori al 90%, abbinati a quote di lavoro continuativo iniziato dopo il titolo maggiori del 70%, si registrano per i corsi di ingegneria meccanica, gestionale ed elettronica e per quelli di architettura e ingegneria edile e delle scienze economico-aziendali.

Le situazioni piu' critiche sono quelle relative ai laureati nei corsi afferenti alle classi triennali di scienze biologiche, scienze della terra, lettere e filosofia (con tassi di disoccupazione superiori al 40%). Le difficolta' dei corsi dei gruppi geo-biologico e letterario si riscontrano anche per i laureati del biennio specialistico.

Particolari criticita', sottolinea l'Istat, si evidenziano per i laureati del Mezzogiorno: a quattro anni dalla laurea la percentuale di persone in cerca di occupazione e' superiore al 27% tra i "triennali".

Inoltre, circa il 30% dei laureati che prima di iscriversi all'universita' risiedevano nel Mezzogiorno e nel 2011 lavorano, vive nel Centro-Nord. Per il Nord la quota dei residenti prima dell'iscrizione all'universita' in tale ripartizione, che nel 2011 lavora in altri contesti territoriali non arriva al 5%.

Lo svantaggio femminile nell'accesso al lavoro e' evidente sia tra i laureati "triennali" sia per quelli in corsi a ciclo unico o specialistici biennali, con un differenziale nei tassi di disoccupazione di circa 8 punti: la disoccupazione femminile e' del 23%, contro il 14,8% maschile, per le lauree triennali e del 18%, contro il 10,2% maschile, per le altre.

Le donne risultano avere un lavoro a tempo indeterminato meno frequentemente degli uomini mentre mostrano percentuali piu' elevate di lavori occasionali e di lavori "a termine". Infine, in merito alla soddisfazione per il lavoro svolto, gli elementi piu' appaganti sono il grado di autonomia sul lavoro e le mansioni svolte: la quota dei "molto o abbastanza soddisfatti" su questi aspetti supera l'85% per tutte le tipologie di corsi di laurea. 


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