Smaltimento macerie, denunciati due dirigenti comunali

16 Aprile 2010   10:18  

Due funzionari comunali e un imprenditore edile sono indagati per gestione illecita di rifiuti e abuso d’ufficio.

L'inchiesta, condotta dal nucleo operativo ecologico dei carabinieri a seguito di controlli in zona rossa, riguarda il recupero di materiali da crollo generati dal terremoto.

Sono stati denunciati dai carabinieri dell’unità specializzata di Pescara, l'imprenditore M.D.C., a cui viene contestato il reato di gestione illecita di rifiuti, e M.D.G. e di G.G., entrambi componenti dell’ufficio comunale “Servizio emergenza sisma e ricostruzione”, che avrebbero affidato alla ditta di cui è titolare l'imprenditore in questione, i lavori di messa in sicurezza e rimozione delle macerie di uno stabile di via Roma “senza aver preliminarmente verificato il possesso dei requisiti di legge necessari allo svolgimento delle operazioni da effettuarsi all’interno della zona rossa”. Ai due è contestato il reato di concorso in gestione illecita di rifiuti e abuso d’ufficio.

Il deferimento alla Procura della Repubblica dell'Aquila dei tre nasce da un controllo effettuato la scorsa settimana dai carabinieri che hanno identificato degli operai che erano intenti a liberare un sito dalle macerie. In particolare, la ditta stava trasportando i materiali in un cassone sistemato in viale Duca degli Abruzzi.

Al momento della verifica delle necessarie autorizzazioni e dei requisiti in possesso della ditta, sono emerse irregolarità, con la violazione del testo unico ambientale (decreto legislativo 152 del 2006).

In sostanza, secondo gli inquirenti, quel tipo di attività non poteva essere affidato a quella ditta.


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