Esplode anche nella Marsica il caso della
social card vuota. Delle oltre
600 domande presentate al Caaf locale soltanto
200 sono state accettate. La mancanza di una campagna informativa chiara ed efficace sui requisiti dettati dal Governo per ottenere l'agognato bancomat azzurro, ha portato caos e malcontento tra le file dei richiedenti in stato di indigenza. Uno scenario all'insegna di file chilometriche, proteste e malumori agli sportelli di Caaf e poste, un dicembre intenso per gli addetti ai lavori: la notizia di un
bonus speciale (accredito delle
40 euro per
15 anzichè
12 mensilità consecutive) per quanti avessero presentato domanda
entro la fine del 2008, ha finito per complicare un quadro già di per se confuso e problematico.
La testimonianza di
Giovanni Pollicelli, responsabile del
Caaf-Cgil di
Avezzano, rende bene l'idea della trafila tipica e dei disagi connessi alla richiesta della tanto discussa carta dei poveri: " Subito dopo la presentazione della social card abbiamo avuto numerose richieste di consulenza. Molte persone infatti, dopo aver ritirato i moduli negli uffici postali venivano da noi per sapere se avevano i requisiti giusti per ricevere la carta. Noi ci siamo occupati della parte informativa fornendo gratuitamente il servizio: dopo aver aiutato le persone a riempire i moduli, queste andavano a consegnarli alle poste, ma spesso tornavano per dei problemi".
Il Caaf diretto da Pollicelli ha passato al vaglio oltre
500 casi, ma ad avere i requisiti giusti per la card sono stati
meno di 200 individui. L'anello debole della trafila da seguire per ottenere l'agevolazione, risiede nei tempi e nelle modalità connesse al rilascio del bancomat sociale: dopo aver consegnato le richieste presso gli uffici postali, ai richiedenti è stata infatti consegnata la social card,
prima ossia, che la domanda venisse definitivamente accettata dall'Inps. Un passaggio che ha creato non pochi disagi. Non idonei e idonei con la carta ancora priva di disponibilità si sono recati a fare spese ignari di quanto li aspettava.
Quando il richiedente non ha i requisiti l'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale lo informa a mezzo lettera. Molti hanno invece pensato di poter usufruire delle 40 euro mensili semplicemente perchè in possesso della card. Una problematica già largamente riscontrata nella Regione come nel resto del Paese. Ancora troppo ristretta inoltre, la cerchia degli aventi diritto. L’appello delle forze sindacali per ottenere un’
estensione del beneficio a quanti mostrano di averne bisogno pur non versando in condizioni disperate, sembra infatti essere rimasta inascoltata.
GDC