Storie di ordinario degrado ed umiliazione di un'Italia che è sempre più divisa tra vita reale e vita dei pochi ricchi privilegiati.
Nella morsa dell'indigenza il Corriere.it ha intervistato una madre single di due figli che fino a poco tempo fa aveva un lavoro, poi l'ha perduto, ne ha trovati di provvisori e poi più nulla.
Per non finire sulla strada, allora ha deciso di iniziare a prostituirsi, a vendersi come merce di se stessa.
«Mi prostituisco da 5 mesi. Ho perso il lavoro, non sapevo come vivere, ovviamente i mie figli non sanno nulla».
«Ho provato a vedere se c’erano altri impieghi, ma non mi ha aiutato nessuno. Prima ho lavorato come donna di servizio, poi ho ottenuto un lavoro a 500 euro al mese, ma anche qui dopo poco sono stata messa alla porta».
Raccontà così la sua esperienza confessando che la prima volta che si è incontrata con un cliente per lei è stato drammatico e che ha trovato il coraggio solo pensando a ciò che era più giusto per le sue figlie.
«Sono tutte persone selezionate, cerco di capire già dal telefono se mi posso fidare; a volte mi chiamano anche solo per avere compagnia».
Poi Maura (nome di fantasia) tiene a precisare che sta continuando a cercare un lavoro: «Non ho mai smesso, mica mi piace quello che faccio, è solo necessità».