Soppresso il corso ''Sirio'' al Vincenzo Comi di Teramo

Le prime vittime della Riforma Gelmini

17 Ottobre 2008   21:07  
Diamo la triste notizia della prematura scomparsa di "Sirio". Nato per istruire giovani lavoratori e adulti desiderosi di riqualificarsi, "caduto" sotto i brutali tagli inflitti dalla riforma Gelmini. E' successo in una scuola di Teramo. Il Vincenzo Comi per l'esattezza, l'Istituto Tecnico Commerciale e per il Turismo sito in viale Bovio n°6.

Sirio, la "vittima", era un corso serale istituito con lo scopo di "consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo", e di qualificare giovani e meno giovani in possesso della sola terza media, ma la razionalizzazione economica della Scuola italiana entrata da poco in vigore, e ossia la drastica riduzione dei fondi relativi ai piccoli istituti, ha reso impossibile la nomina di alcuni docenti compromettendone la riapertura.
Al momento sembrano valsi a poco i tentativi della dirigente scolastica Silvia Manetta, la quale è riuscita a salvare dalla mannaia ministeriale soltanto gli ultimi due anni del percorso formativo, consentendo almeno agli studenti del e anno di conseguire il diploma di ragioniere e perito commerciale o turistico. Purtroppo la sorte non sarà altrettanto benevola con gli iscritti agli altri anni del corso (circa 60), che saranno privati della possibilità di conseguire il titolo di studio tramite la frequentazione serale della scuola.

Prosegue intanto la mobilitazione di addetti ai lavori, studenti e professori, e di coloro che, ricoprendo un ruolo istituzionale, impegnano le loro forze affinchè il progetto Sirio venga riattivato.
In merito alle proteste e allo sconvolgimento di quanti rimarranno sprovvisti di formazione e diploma, il Presidente della Provincia Ernino D’Agostino ha dichiarato "Il corso Sirio offre una reale alternativa in campo formativo, e per questo mi sono attivato personalmente per garantire il diritto allo studio degli studenti. Avrò presto un incontro personale con il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Carlo Petracca, e in quell’occasione formulerò tutte le mie preoccupazioni per gli effetti della legge Gelmini".
Tra alzate di spalle e commenti al vetriolo, la frase di uno studente non più giovanissimo esprime in pieno il dramma personale e collettivo di un' Italia allo sbando, "Non riesco a crederci...Tra le tante difficoltà di oggi, non mi aspettavo di ricevere il colpo di grazia proprio dalla scuola pubblica".

GDC

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