Sospesa realizzazione casa dello studente

Mentre il pubblico è fermo, il privato avanza

31 Marzo 2008   14:30  

L’ennesimo caso in cui il privato soppianta il pubblico. A Coppito, fra l’ospedale San Salvatore e l’università dell’Aquila, da qualche tempo la terra è in movimento. Lo sbancamento sta dando spazio alla creazione di una nuova struttura privata, destinata a casa dello studente. In termini urbanistici, almeno, la zona ha destinazione socio sanitaria, quindi renderebbe ammissibile una struttura del genere. Di fianco c'è la casa dello studente pubblica, del Comune, i cui lavori sono fermi da anni, da quando, cioè, i finanziamenti presi al volo dalla amministrazione Tempesta per l’opera sono finiti, lasciandola a metà.

Il progetto prevedeva settanta posti letto, per una moderna struttura, che sarebbe stata molto probabilmente affidata poi all’Azienda diritto allo studio per la gestione, ma solo 35 sono stati realizzati. Struttura, in parte completa, alla quale pare manchino solo i vari allacci per essere servita da acqua, energia e quant altro. Le due strutture, oltre ad avere velocità di realizzazione diversa, si diversificano per un aspetto chiave, la prima sarà a tutti gli effetti sul mercato, con crismi tutt altro che da casa dello studente, quella pubblica sarebbe entrata nel circuito, per così dire, del sociale, assegnata cioè agli studenti secondo i criteri utilizzati dall’Università, reddito familiare, merito negli studi e quant altro, andando quindi a calmierizzare il mercato degli affitti in città. Da parte dell’Adsu, tuttavia, dei tentativi di dialogo col Comune per la soluzione del problema sono stati messi in campo, sostiene il presidente Luca D’Innocenzo.

La proposta dell’Azienda dopo aver raggiunto l’accordo con il Comune, proprietario della struttura, è quello di trasferire a Coppito i propri uffici ed adibire a casa dello studente l’attuale sede dell’Adsu in via XX Settembre, adiacente all’attuale residenza studentesca. Ciò per l’impossibilità da parte dell’Azienda di gestire, ammesso che il Comune sia disponibile a concederla, la struttura di Coppito.

Continua, intanto, il progetto dell’Adsu di residenza diffusa, con il quale l’ente prende in affitto abitazioni da privati e le assegna come case dello studente; “con il nuovo bando che sarà pubblicato a breve” afferma D’Innocenzo “aumenta il numero delle abitazioni”, che continua sostenendo che “estendendo il progetto, si può risolvere in gran parte il problema della scarsità dei posti letto”. (MS)

(ncr: Seguiremo la vicenda ed andremo a fondo per accertare responsabilità e mancanze, fino a trovare possibili soluzioni da perseguire.)


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