Spacciava eroina con il figlioletto di tre anni in braccio

In quattro arrestati dai carabinieri

31 Dicembre 2008   10:52  

Secondo i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Chieti che li hanno arrestati, gestivano lo spaccio al minuto di eroina a Chieti e nei centri limitrofi. Si tratta di quattro persone, tutte kosovare di etnia rom, finite in carcere per concorso in detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono i fratelli Isa ed Emin Kpuzi, rispettivamente di 44 e 26 anni, e i coniugi Olimja Maljoku (marito) e Valjbone Saciri (moglie) rispettivamente di 35 e 32 anni, quest'ultima segnalata come la materiale spacciatrice della droga che effettuava le consegne con il figlio di tre anni tra le braccia. Dopo vari giorni di pedinamenti andati a vuoto, ieri sera i militari hanno intercettato i quattro che, a bordo di due diverse auto, si sono fermati in una zona boschiva della Valle Alento. Da una prima auto sono scesi i fratelli Kpuzi, che facevano da 'pali', mentre dalla seconda auto, condotta da Maljoju, e' scesa la donna, con in braccio il figlio di tre anni, che ha prelevato da un cespuglio un involucro che subito ha nascosto nel reggiseno. I militari allora sono intervenuti ed hanno bloccato i quattro e sequestrato l'involucro che conteneva oltre 250 grammi di eroina. Le perquisizioni domiciliari effettuate immediatamente dopo hanno portato al rinvenimento di un bilancino, di vario materiale per il confezionamento delle dosi e circa quattrocento euro in contanti risultati provento di attivita' di spaccio. Dopo l'arresto la donna e' stata condotta nel carcere di Teramo, dove la sezione femminile e' dotata anche del reparto accoglienza dei figli minori nel quale e' stato sistemato il piccolo di tre anni; i tre uomini sono stati invece associati al carcere di Chieti. Tutti sono a disposizione della Procura della Repubblica di Chieti.


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