Spacciavano droga e hashish, quattro arresti nel pescarese

05 Aprile 2011   09:58  

Quattro persone, accusate di essere coinvolte a vario titolo nello smercio di stupefacenti nella provincia pescarese, sono state arrestate dal personale della Guardia di finanza su disposizione del Tribunale.

Si tratta di tre italiani e un marocchino che, nell'ultimo anno, avrebbero spacciato cocaina e hashish lungo la costa abruzzese. Nel corso delle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore di Pescara Gennaro Varone, i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria hanno sequestrato a luglio scorso 2,250 chilogrammi di hashish, rinvenuti in un casolare di Ripa Teatina, nascosti all'interno di un piccolo serbatoio in cemento di un giardino.

All'epoca e' finito in manette un marocchino di trentasette anni. Le Fiamme Gialle hanno capito poi che quello non sarebbe stato l'episodio che coinvolgeva i 4 indagati, tratti oggi in arresto in esecuzione di una ordinanza del gip di Pescara Maria Michela Di Fine.

I destinatari della misura cautelare sono il marocchino Abdellah Raiani, trentunenne, risultato irreperibile, il trentaduenne Ivano Matticoli, gia' detenuto al carcere di San Donato di Pescara, la sua compagna trentasettenne Anna Maria Fatigati e il ventiduenne Damiano Canale, agli arresti domiciliari.

Le indagini, ha spiegato in conferenza stampa il colonnello Mauro Odorisio, hanno preso il via nel mese di aprile del 2010 nell'ambito dell'attivita' info-investigativa della Finanza sullo spaccio di sostanze stupefacenti. Anche grazie alle intercettazioni telefoniche si e' arrivati al ritrovamento della droga nel giardino di Ripa Teatina e si e' anche scoperto che nel giro erano coinvolti due fratelli marocchini, uno dei quali e' stato espulso dal territorio italiano. Oggi, nel corso delle perquisizioni scattate alle 5, i finanzieri non hanno trovato droga ma solo dei bilancini di precisione. Fatigati e Damiano vivono a Montesilvano (Pescara), e l'uomo e' rientrato ieri da una comunita' terapeutica. Matticoli, dice la Finanza, spacciava anche mentre era agli arresti domiciliari (e' stato gia' arrestato da carabinieri e polizia). "In provincia - ha commentato Odorisio - lo spaccio di droga da parte di queste persone era una abitudine, e trattavano per lo piu' hascisc e marijuana".


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