Speciale “White Information”, Francesca Mazzolari: le banche hanno guadagnato

24 Marzo 2012   18:13  

La crisi ha cambiato la mappa planetaria dell’industria manifatturiera. La nuova recessione nell’eurozona sposterà ancora di più il baricentro Siamo in presenza di una svolta storica, preparata e anticipata dai trend del decennio precedente.  Le variazioni delle quote sulla produzione globale la testimoniano Tra il 2007 e il 2010 i paesi emergenti asiatici hanno conquistato 8,9 punti percentuali e sono saliti al 29,7%  sul valore della produzione industriale mondiale L’industria italiana è rimasta schiacciata tra recessione violenta e ripresa lenta. E ora subisce una ricaduta recessiva e una perdita di competitività per il credito costoso e razionato Per l’industria italiana, prima,  e per quella dell’Eurozona,  poi, è cominciata una nuova recessione

Fare industria in Italia è meno redditizio… La redditività diminuisce in Italia (Manifatturiero, margine operativo lordo in % del valore aggiunto ai prezzi base) perché si è persa competivitità…

Il doppio passo di produttività e costo del lavoro: Manifatturiero, VA e redditi da lavoro dipendente per ora lavorata, prezzi costanti; 2000=100 … e il credit crunch penalizza l’Italia rispetto alla Germania.

Credito alle imprese: tassi in salita e prestiti in calo… perché in Italia le banche stringono l’offerta

La crescita è obiettivo comune a tutte le imprese. L’attenzione è puntata sull’aumento del valore,

più che sul contenimento dei costi. Cambiare e crescere devone essere assunte come condizioni competitive di sopravvivenza

e come aspirazione.


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