Spending review, Anci: martedì in migliaia davanti al Senato contro i "tagli lineari"

Centi, Anci Abruzzo: "Una scelta distruttiva"

23 Luglio 2012   18:00  

Arriveranno da tutta Italia, già una sessantina hanno confermato la loro presenza dall'Abruzzo, sono i sindaci del Bel Paese, che rischiano in massa di dichiarare fallimento.

La scure della spending review sta per abbattersi su tutti i Comuni, e come denunciano sindaci, in modo irresponsabilmente lineare.

Per questo arriveranno da tutta Italia a Palazzo Madama, martedì 24luglio, per manifestare il proprio disagio ma anche proporre idee.

"Riceviamo continue telefonate di sindaci che ci dicono che vogliono partecipare - spiega Graziano Delrio, presidente dell'Associazione dei comuni italiani e sindaco di Reggio Emilia - la sofferenza e' forte, ed alta e' l'aspettativa per l'appuntamento. Tutti comprendono la delicatezza e l' importanza del passaggio: la spending review, se approvata cosi' come e', rischia di essere letale per molti comuni."

Nei nostri studi abbiamo incontrato Antonio Centi, presidente dell'Anci Abruzzo: "Andiamo davanti al Senato per sostenere i nostri emendamenti, non ci sottraiamo al risanamento, anzi in quattro anni abbiamo contributi al risparmio con 22 miliardi. Contestiamo il taglio lineare, che è distruttivo. Noi proponiamo i tagli selezionati."

Il testo del decreto sulla spending review configura tagli lineari. Si tratterebbe, insomma, per l'Anci, di "una nuova manovra, che farebbe schizzare al 23% il taglio sulla complessiva spesa corrente del comparto".

Il rischio concreto, in questo caso, "sarebbe l'abbattimento dei servizi, l'innalzamento delle tasse o, appunto, il dissesto finanziario di buona parte dei Comuni, che a quattro mesi dalla chiusura definitiva dei bilanci si vedrebbero decurtare voci importanti". 

Il vero taglio, secondo l'Anci, è riportare tutto ai costi standard, cioè "Un esempio - spiega Centi - un piatto di pasta di un asilo dell'Aquila, deve costare come quello dell'asilo di Trento o di altre città. I costi standard - spiega ancora Centi- si stabiliscono e si individuano in tempi rapidi, e stabiliti i costi omogenei, si interviene lì dove i prezzi sono superiori di quattro, cinque, sei volte."

L'Anci Abruzzo poi chiederà insieme a Marche e Umbria che il governo, che a febbraio durante l'emergenza neve aveva chiesto ai comuni di intervenire con ogni mezzo, oggi ricompensi le cifre anticipate. "In Parlamento si dovranno trovare le somme per ripianare i debiti sostenuti dai Comuni durante l'emergenza neve".

di Barbara Bologna
Immagini e montaggio Marialaura Carducci


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