"Sperperi e assunzioni illeggittime negli Ato abruzzesi". Esposto di Codici in Procura

30 Giugno 2011   13:45  

L'associazione Codici denuncia gli sperperi degli Ato abruzzesi, le assunzioni illegittime di dipendenti, l'esercizio di dirigenti che percepiscono stipendi di migliaia di euro annui e la mancanza del contratto di servizio (obbligatorio per legge) fra l'Ato e l'Aca di Pescara.

"La situazione degli Ato provinciali è incredibile. Nei quattro enti d'ambito - ha detto il presidente provinciale di Codici Pescara Domenico Pettinari - figurano dirigenti che in pratica non hanno lavoratori alle dipendenze. Nell'Ato di Teramo a fronte dell'allontanamento di 2 precari dall'Ufficio Tecnico, risultano in servizio un dirigente, un responsabile del servizio e un segretario regionale. A Pescara dopo il licenziamento di 8 dipendenti, sono rimasti soltanto 5 impiegati, tutti con funzioni amministrative, oltre a un dirigente tecnico, uno amministrativo e un segretario regionale. A Chieti - spiega ancora Pettinari - ci risulta in servizio un solo dipendente, con qualifica di usciere, a fronte di 4 figure dirigenziali. Infine a L'Aquila regna una cappa impenetrabile, visto che i siti istituzionali sono inattivi, e il sito on-line non riporta informazioni".

Codici denuncia anche la mancanza di informazioni sul Commissario Straordinario Pierluigi Caputi: "Non siamo riusciti a conoscere - ha detto ancora Pettinari - l'esatto ammontare dei suoi emolumenti".

Il primo esposto presentato alla magistratura da Codici risale al 2005. "Solo in questi giorni ha preso il via il processo ai vertici dell'Aca. Sono passati 6 anni dal nostro esposto, ma oggi iniziamo a vedere la luce. E a proposito di Aca abbiamo denunciato alla Procura della repubblica l'assunzione illegittima, e senza concorso pubblico di 83 dipendenti del consorzio acquedottistico. Chiediamo dunque le dimissioni del Commissario Caputi, le dimissioni dei dirigenti in sovrannumero, e anche il licenziamento di quei dipendenti assunti illecitamente. Nei giorni in cui il presidente della Regione Chiodi parla giustamente di tagli agli sprechi, si continua a sperperare denaro dei cittadini, tenendo in vita 6 Ato in Abruzzo, invece di provvedere all'accorpamento delle varie società in un unico ente. Per questo chiediamo un intervento immediato proprio del presidente Chiodi".


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