Spiagge, sarà libertà di recinzione. Il centrosinistra attacca

16 Giugno 2010   13:20  

Il Consiglio regionale ha approvato l'emendamento, presentato da Tagliente (Pdl), Prospero (Pdl) e Menna (Udc), all’integrazione della "Legge sul demanio marittimo con finalità turistiche e ricreative sulle recinzioni degli stabilimenti".
L'approvazione finale, preceduta da vivaci copntrasti fra maggioranza e opposizione, ha provocato la reazione del centrosinistra. L'accusa è quella di favorire quei privati che hanno dei "casotti" sulla spiaggia, consentendogli, senza concessione demaniale e senza alcuna procedura di evidenza pubblica, di posizionare nuovi ombreggi.

"Il provvedimento approvato ieri dal Consiglio regionale, nella parte in cui concede facolta' agli stabilimenti balneari di poter predisporre strutture protettive, e' questione gia' fatta oggetto di discussione nell'ambito del confronto avviato per la revisione generale del Piano Demaniale Marittimo regionale. Operazione che deve, peraltro, tener conto anche degli intervenuti decreti attuativi sul cosiddetto 'Federalismo demaniale'". E' quanto affermato dall'assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio. "Infatti, gia' nell'ordinanza balneare 2010 - ha sottolinato - si teneva in parte conto delle necessita di protezione degli stabilimenti". Secondo Di Dalmazio, "tale condivisa esigenza di tutela deve, peraltro, trovare una adeguata regolamentazione al fine di essere coniugata con la tutela dell'interesse pubblico costituito dal rispetto ambientale, dal decoro estetico del nostro litorale, dalla libera fruibilita' e accessibilita' delle spiagge e dalla salvaguardia della cosiddetta 'vista mare'. Avviero', pertanto - ha concluso l'assessore al Turismo - un immediato confronto con l'Anci, con le associazioni di categoria e con le maggiori associazioni ambientaliste, finalizzato ad adottare, quanto prima, tutti gli interventi in tal senso funzionali".

ACERBO: UN REGALO AI FUORILEGGE

"Mentre l’Abruzzo soffre le conseguenze del debito sanitario, del terremoto e della crisi economica, il centrodestra - dichiara Maurizio Acerbo di Rifondazione - approva porcate in Consiglio Regionale. Per l’ennesima volta è stato riproposto e questa volta approvato l’emendamento a firma Menna (UDC), Tagliente e Prospero allo scopo di sanare le recinzioni degli stabilimenti che non si sono adeguati alla normativa vigente.
Il trio di consiglieri regionali vastesi ha così sanato la situazione di quegli stabilimenti che hanno rifiutato di adempiere alle ordinanze comunali.
E’ emblematico che i proponenti abbiano richiesto che la votazione avvenisse in modo segreto.
Ricordo che questi balneatori hanno già perso in sede di giustizia amministrativa e che il divieto è previsto nel Piano Demaniale Marittimo regionale.
Si tratta di una porcata non solo nei confronti del demanio marittimo e della sua salvaguardia paesaggistica, ma anche dei balneatori di tutta la costa abruzzese che hanno rispettato le leggi.
Esprimo la massima solidarietà al sindaco di Vasto Luciano La Penna che in questi anni ha agito meritoriamente per il ripristino della legalità sul demanio marittimo.
Mentre il centrodestra regionale scodinzola alla corte di Berlusconi rinunciando a difendere i diritti degli aquilani, usa il potere legislativo per delegittimare gli enti locali che fanno il proprio dovere.
A questo punto non c’è nulla di buono da aspettarsi dalla revisione del PDM a cui lavora l’assessore Di Dalmazio".

PD: LA DESTRA SVENDE LA SPIAGGIA ABRUZZESE

"La destra abruzzese ha approvato un vero e proprio condono che premia l'anarchia, alcuni abusivi, umilia i Comuni e rendera' irriconoscibile il litorale abruzzese. I sacrifici degli abruzzesi e di tanti imprenditori per tutelare il litorale sono stati svenduti per premiare gli amici di qualche consigliere". Lo afferma il segretario regionale del Pd abruzzese Silvio Paolucci, attaccando la norma approvata ieri dal Consiglio regionale che sana le recinzioni abusive degli stabilimenti balneari. "Questa maggioranza non ha idea di cosa significhi fare leggi serie, non vuole bene alla sua terra ne' a chi ci investe" dice Paolucci, "l'Abruzzo non puo' essere privo di regole cosi' importanti per premiare qualche amico abusivo prevedendo addirittura la svendita del territorio: avremo un litorale che si disegnera' in modo anarchico e senza alcun tipo di controllo". Anche per questo, aggiunge Paolucci, "l'idea della destra taglia le gambe ad ogni ipotesi di sviluppo turistico diffuso. Questa norma va rimossa al piu' presto, per fare spazio ad un Piano demaniale che consenta alle imprese di investire custodendo e valorizzando il patrimonio ambientale ma soprattutto avendo regole chiare ed affidando un ruolo, come e' giusto che sia, ai Comuni". Per questa ragione, annuncia Paolucci, "se questa norma salva-abusivi non verra' ritirata, il Pd e' pronto ad una mobilitazione immediata per salvare la costa abruzzese".

COSTANTINI: ILLEGALITA' ELEVATA A MODELLO

"I danni prodotti a livello nazionale da leggi incostituzionali che puniscono chi rispetta il principio di legalita' e premiano chi lo viola fanno scuola e diventano un modello anche per il legislatore regionale". Lo dichiara Carlo Costantini, capogruppo IdV alla regione Abruzzo, in riferimento all'approvazione a maggioranza del Consiglio regionale del provvedimento sull'integrazione della legge regionale del demanio marittimo e turistico. "A livello nazionale - continua Costantini - chi ha violato la legge esportando illegalmente capitali di provenienza illecita nei paradisi fiscali e' stato premiato con la possibilita' di pagare un misero 5%, mentre almeno il quintuplo continua ad essere richiesto a quelli che invece le tasse le pagano regolarmente (lavoratori dipendenti e pensionati, in primo luogo). Per il Consiglio Regionale d'Abruzzo, chi ha violato le prescrizioni del Piano Demaniale Marittimo Regionale non rimuovendo le recinzioni delle concessioni demaniali, e' stato premiato grazie all'approvazione di un emendamento "ad hoc" che consente oggi di sanarle, mentre chi ha rispettato la legge regionale ed ha rimosso per tempo le recinzioni, e' stato costretto a subire oltre al danno (la rimozione delle recinzioni), la beffa (quella di vedere premiati i colleghi che hanno violato la legge, non ottemperando alle prescrizioni del Piano Demaniale Marittimo Regionale)". "Una goccia nel mare dell'illegalita' - aggiunge Costantini - che attraversa il paese e del disprezzo verso i principi della nostra Costituzione, incluso quello in base al quale la legge dovrebbe essere uguale per tutti; una illegalita' che ormai sembra ispirare l'intera attivita' legislativa nazionale e regionale, quando e' il P.d.L. a governare". "Una illegalita' - conclude il capogruppo IdV - che ormai e' stata elevata al rango di "modello culturale" o di "modello di societa'" da realizzare in tutto il paese, per trasformare stabilmente i cittadini in sudditi o in servi ed i diritti in piaceri, favori o concessioni dei potenti di turno".


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