Stabilimenti balneari domani in sciopero contro la direttiva Bolkestein

02 Agosto 2012   09:20  

"La fine di un'epopea turistico-balneare tutta italiana. Si! Purtroppo, questo è quello che verosimilmente accadrà" secondo il Presidente del Consorzio Imprese Turistiche della Costa Teatina Generoso Leonzio, e continua: “Da qualche anno è partito il tormentone, e non solo estivo, della direttiva servizi che, con un colpo di spugna, mette in crisi un intero sistema economico-occupazionale, quello turistico-balneare. Per un Paese come il nostro che è una penisola e dove nei suoi due terzi si è creato un comparto d’offerta turistica d’eccellenza con delle caratteristiche uniche come la valorizzazione della territorialità, la fidelizzazione del turista, la familiarità nell’accoglienza, la conservazione ambientale, la tutela occupazionale e la salvaguardia della pubblica incolumità sulle spiagge, le conseguenze saranno, a dir poco, disastrose.

In nome del diritto di stabilimento e della libera concorrenza, peraltro principi già noti al nostro codice della navigazione, si vogliono 'liquefare' delle vere e proprie aziende realizzate nel rispetto dell’impianto normativo esistente, investendo i propri averi compresi i debiti; il proprio lavoro e quello di tutta la famiglia; le proprie energie, speranze ed aspettative, credendo, con cipiglio talvolta folle, che un lembo di arida sabbia potesse produrre qualcosa.

Di certo, sino ad oggi - prosegue Leonzio - non è stato facile mandare avanti un’azienda districandosi in un groviglio di leggi e normative sempre più incalzanti ed ingarbugliate, ma la direttiva Bolkestein è stata, di sicuro, la goccia che ha fatto traboccare il vaso!

Tutti gli operatori turistici balneari, le associazioni di categoria, le Regioni, le Provincie ed i Comuni hanno intentato una strenua difesa ed infaticabile azione di sostegno al turismo balneare, all’economia balneare, all’occupazione balneare e alla tutela territoriale locale demaniale.

Numerosi sono stati gli ordini del giorno approvati all’unanimità da Regioni, Provincie e Comuni per chiedere al Governo di rinegoziare le condizioni con l’Unione Europea e per reistituire, così come garantito dai Ministri Moavero Milanesi e Gnudi il 23 febbraio scorso, il tavolo tecnico tra Stato-Regioni-Organizzazioni Sindacali. E zelanti sono sempre stati le Regioni, in persona dei delegati nazionali al demanio Marilyn Fusco e al turismo Mauro Di Dalmazio, le Provincie, nella persona del delegato nazionale al demanio Angelo Vaccarezza, i Comuni, con il delegato nazionale al demanio dell’ ANCI Luciano Monticelli e le Associazioni di categoria con i loro membri tecnici quando hanno preteso un 'vis à vis' con i Funzionari Europei a Bruxelles per avere risposte chiare e per rappresentare le reali ragioni dell’Italia.

Ma il Governo è rimasto sordo e muto!

Ora vedremo se sarà anche cieco, quando il 03 agosto ci sarà lo sciopero degli stabilimenti balneari e la conseguente astensione dal servizio su tutti i lidi attrezzati d’Italia!

Contrariamente alle nostre abitudini e scusandoci, sin d’ora, per i disagi che causeremo alla clientela ed al turista in genere, faremo sciopero per un paio d’ore ed in questo forte gesto di protesta saranno al nostro fianco i Sindaci dei Comuni costieri da San Salvo ad Alba Adriatica che con la bandiera comunale e quella del salvamento a mezz’asta, simbolicamente ma con determinazione, si schiereranno a difesa del lavoro e dell’occupazione creata dall’impresa turistico-balneare italiana".


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