Stasera raffinata chiusura del Festival "Pietre che cantano"

A San Panfilo d'Ocre un omaggio a Schumann e Wolf

18 Agosto 2010   11:31  

Giunge oggi al termine la XI edizione del Festival Internazionale di musica "Pietre che cantano", diretto da Luisa Prayer.
Questa sera mercoledì 18 agosto alle ore 21 nella Chiesa di San Panfilo a Ocre un grande, raffinato concerto di chiusura, dunque, per entrare nel cuore della poesia romantica, affidato a due donne: la stessa Luisa Prayer, al pianoforte e il mezzosoprano abruzzese Monica Bacelli - per la prima volta a "Pietre che cantano" - che negli ultimi anni sta portando il belcanto in giro per il mondo con eccellenti successi internazionali.

La serata è un omaggio a Schumann e Wolf, a duecento anni dalla nascita del primo e centocinquanta del secondo.

L'undicesima edizione del Festival, che ha ottenuto il plauso e l'apprezzamento del Presidente delle Repubblica, Giorgio Napolitano, ha riscosso un grande successo di pubblico e si è distinta come una delle iniziative artistiche e culturali più apprezzate e seguite della regione, anche per il suo impegno sociale e civile.

La serata sarà, inoltre, presentata da Michele Suozzo, musicologo ed esperto di repertorio lirico e liederistico, noto al grande pubblico della radio per La Barcaccia, trasmissione di grande ascolto di Radio Tre dedicata alla lirica e alla musica vocale.

La cantante Monica Bacelli è di casa alla Scala, al Covent Garden di Londra, al San Carlo di Napoli e alla Philarmonie di Berlino, così come nei più importanti teatri lirici del mondo e ha composto con Luisa Prayer un raffinato programma di Lieder di Schumann e Wolf.

In particolare si ascolteranno le celebri Ballate di Mignon tratte dal Wilhelm Meister di Goethe, nella versione musicale di entrambi i compositori, oltre allo splendido ciclo schumanniano Preghiere di Maria Stuarda op. 135 - ciclo "femminile" del 1852 composto da cinque preghiere con il quale il compositore dà l'addio al lied identificandosi con i dolori della regina di Scozia e nel suo addio al mondo - e a una serie di Lieder tratti dall'Italienisches Liederbuch di Wolf.

Luisa Prayer non a caso ha voluto inserire nel programma del concerto le celebri Ballate di Mignon dal Wilhelm Meister di Goethe. Ne spiega le ragioni: "La prima ballata - afferma la pianista - si apre proprio con il celebre verso "Conosci tu la terra dove fioriscono i limoni?". Questa terra è l'Italia, vagheggiata dai poeti e musicisti tedeschi ed europei come luogo di profonda suggestione, dove le tracce ancora visibili di un passato grandioso e mitico, quello della classicità e dell'arte, si fondono con la bellezza di un paesaggio e la dolcezza di un clima, che commuovono chi a questa bellezza tende come a un luogo ideale. La domanda, che il festival pone con la sua campagna di sensibilizzazione sul paesaggio e la tutela del patrimonio "MISSING / DISPERSO", è se il nostro paese corrisponde ancora a questa immagine ideale e se la nostra identità culturale sia ancora quella. La campagna MISSING / DISPERSO", lanciata su Facebook, andrà avanti per circa un anno, fino alla prossima edizione del Festival, in cui verranno presentati i risultati dell'indagine condotta sul web con l'ausilio di numerosi enti e associazioni impegnati nella tutela del paesaggio".

Un modo per inserire sempre più il Festival "Pietre che cantano" nel contesto e nei problemi che il territorio, all'indomani del sisma, si trova a dover affrontare.

 


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