Stop della Regione al cumulo di indennità e vitalizio. Acerbo e Saia: "Merito dei comunisti"

28 Giugno 2011   17:57  

"L’approvazione stamattina del nostro progetto di legge ha colmato un vuoto normativo che creava un’assurda situazione di privilegio, quella che consentiva a un ex-consigliere regionale di cumulare al vitalizio anche l’indennità derivante da un’eventuale nomina ai vertici di enti, agenzie e società regionali". Lo affermano Antonio Saia e Maurizio Acerbo, consiglieri regionali dei Comunisti italiani e di Rifondazione.

"Praticamente fino a oggi la Regione Abruzzo pagava due volte le stesse persone. Già il vitalizio configura una situazione di privilegio, aggiungerci anche altri emolumenti era davvero di cattivo gusto. Una situazione talmente insostenibile che, dopo qualche mese di fermo in commissione, una volta approdato in aula ha visto la stessa maggioranza convenire sulla necessità di approvare il provvedimento. Il Pdl ha emendato il nostro testo rendendolo più soft ma sostanzialmente l’obiettivo che ci eravamo prefissati è stato raggiunto: non è più consentito in Abruzzo il cumulo del vitalizio con gli emolumenti derivanti da nuove cariche regionali.

Nella stesura originale del nostro progetto di legge era prevista la sospensione del vitalizio al momento dell’assunzione del nuovo incarico regionale anche al fine di disincentivare la cattiva prassi di trasformare agenzie e aziende pubbliche in 'cimiteri degli elefanti' per politici trombati o in pensione. Con l’emendamento del Pdl invece il nominato al vertice dell’ente avrà la possibilità di scegliere a quale entrata rinunciare".


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