Stupro Pizzoli, si cerca la verità sull'atroce violenza

01 Marzo 2012   06:19  

"Chi l'ha visto?" di rai tre decide di affrontare la storia dell'atroce stupro consumatosi a Pizzoli davanti alla discoteca Guernica in una notte gelata, quando ancora tanta neve si trovava per strada.

Per quello stupro c'e' un nome, quello di Francesco Tuccia, militare del reggimento Acqui, originario di Avellino. C'e' una vittima: una giovane studentessa di ingegneria originaria del Lazio, con una vita da ricostruire.

Nella gelida notte tra l'11 e il 12 febbraio la ragazza viene ritrovata in una pozza di sangue all'esterno della discoteca Guernica. A trovarla e' Luigi Marronaro, proprietario del locale, che racconta: "L'ho vista li fuori e pensavo fosse morta, ho chiamato i buttafuori e l'abbiamo portata in garage perche' era -10 gradi."

In trasmissione parla il papa' della ragazza vittima di violenza "le prime immagini le ha ricordate in sala operatoria, prima il black out. Ricorda di aver preso un cocktail con l'amica, lo ha preso lei direttamente, poi hanno chiacchierato un po' con il vocalist, da li' il buio."
La ragazza non ricorda il militare che aveva la camicia sporca di sangue, il sangue della ragazza come poi hanno stabilito i Ris.

Da dove arriva quel sangue? Secondo Tuccia da un ciclo mestruale abbondante della ragazza. L'avvocato di Tuccia, Alberico Villani racconta:" avevano avuto un approccio, poi sotto l'euforia alcolica escono per completare il rapporto e lui usa una mano, li si sporca e rientra in discoteca per lavarsi."

Si Tuccia provo' a togliere il sangue dagli abiti ma secondo il procuratore capo dell'Aquila Rossini alla ragazza e' stata usata violenza "con un oggetto di ferro". Non certo una mano.

I danni riportati dalla ragazza sono gravissimi e il suo legale Enrico Maria Gallinaro spiega :"si parla di atto consensuale, ma il consenso prevede coscienza e volonta' e la gravita' delle lesioni della ragazza sono tali che nessuno mai puo' essere consenziente a tanta violenza."

Ora la ragazza e' ancora ricoverata nel reparto di ginecologia dell'Aquila dopo essere stata sottoposta a intervento chirurgico.

"Le valutazioni le fa la pubblica accusa-dice ancora l'avvocato Galinaro-ma c'e' da chiedersi se Tuccia e' rientrato perche' spaventato allora perche' non da' l'allarme?"

Una domanda che sottende un dubbio investigativo, la voleva uccidere? L'ha lasciata in una pozza di sangue volontariamene?

Dall'avvocato poi il ringraziamento al reparto di ginecologia dell'Aquila, il proprietario del Guernica, il preside della facolta' ingegneria e il sindaco di Pizzoli.

di Barbara Bologna


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