Suicida In Cella killer Del Gioielliere. #Salvini Shock: "Non mi dispiace!" @matteosalvinimi

21 Luglio 2015   10:50  

Un pezzo di lenzuolo stretto al collo e agganciato alla finestra.

Cosi' si e' suicidato Ludovico Caiazza, il pregiudicato napoletano fermato sabato con l'accusa di aver ucciso l'orafo Giancarlo Nocchia a Roma. Gli agenti della polizia penitenziaria che dovevano sottoporre il detenuto a un controllo ogni quindici minuti hanno trovato il corpo senza vita qualche minuto prima delle 23.

Il giovane 32enne di origine napoletana era in isolamento, solo in cella, nel settimo reparto di Regina Coeli dove si trova la sezione 'nuovi giunti' ed era in attesa di essere interrogato dal gip per la convalida dell'arresto.

La morte del presunto killer dell'orafo Giancarlo Nocchia "rappresenta un doppio fallimento", sostiene in una nota Massimo Costantino, segretario generale aggiunto della Fns Cisl Lazio.

L'uomo ha sfruttato sette minuti: il lasso di tempo, che passa tra un controllo e l'altro dei detenuti in cella, per togliersi la vita.

Caiazza, una volta messo piede in carcere ieri pomeriggio, ha avuto un colloquio con la psicologa alla quale non e' sfuggito "il forte stato di agitazione" del detenuto.

Caiazza non si dava pace. Era convinto di aver soltanto ferito a una gamba l'orafo quando il 15 giugno scorso ha fatto la rapina nel suo negozio di via dei Gracchi.

Che avesse compiuto un omicidio il pregiudicato napoletano, lo aveva appreso in un secondo momento dalla tv.

Alla psicologia, Caiazza aveva manifestato questo suo turbamento che, unito forse a uno stato depressivo, lo ha spinto a compiere il suicidio.

Stando a quanto accertato dalla procura, Caiazza, tossicodipendente, sabato era andato al Sert dove sarebbe dovuto tornare anche oggi. Il pm Sergio Colaiocco, che indaga sul suicidio, ha gia' acquisito la relazione di servizio del direttore del carcere e del comandante degli agenti della polizia penitenziaria. Una delega e' stata affidata ai carabinieri del Ris per una serie di accertamenti tecnici da fare nella cella.

Nella giornata di domani, infine, si svolgera' l'autopsia presso l'istituto medicina legale dell'Universita' La Sapienza.

E il Dap fa sapere che Caiazza, dal suo ingresso a Regina Coeli, ha seguito l'iter, previsto dal regolamento, a cui vengono sottoposti i cosiddetti 'nuovi giunti': visita medica, colloquio con lo psicologo, sistemazione in una cella da solo, con controllo visivo degli agenti penitenziari.

Il Dipartimento come accade sempre per i casi di suicidio in cella, ha avviato un'indagine interna per capire la dinamica dell'episodio, avvenuto a Regina Coeli.

Ma il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, una volta appresa la drammatica notizia ha cinguettato su Twitter:

Suicida in carcere presunto omicida di gioielliere di Roma. Morte e' sempre brutta notizia, ma stavolta non sono troppo dispiaciuto

scatenando l'ira del web.


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