Sulmonacinema: emozioni di celluloide

07 Novembre 2008   10:33  


Venerdi mattina alle ore 11 all’Altro Foyer un importante incontro con Creative Commons Italia. Nell’anno del quarantesimo anniversario del Sessantotto, periodo di contestazioni e di radicali mutamenti nella politica, nei costumi, nella musica e nell’arte, Sulmonacinema tenta di far luce su altre rivoluzioni, più silenziose ma pur sempre cruciali, come quella avviata dal movimento copyleft e dalle licenze Creative Commons, che stanno definitivamente modificando la tradizionale concezione del diritto d’autore.
Alle 14.30, nell’ambito della sezione Sexantotto, Jack Smith and  the destruction of Atlantis di Mary Jordan. Regista e artista poliedrico, performer difficilmente inquadrabile, ispiratore indiscusso della scena artistica newyorkese a partire dagli anni Sessanta, Jack Smith (1932 – 1989) è al centro del film della documentarista Mary Jordan che, attraverso rarissimi documenti d'archivio e interviste ad amici e collaboratori di Smith ha ricostruito l'atmosfera e l'ambiente quasi magico che gravitavano attorno alla figura dell'artista e al suo appartamento nell'East Village, trasformato in un set permanente.
A seguire alle 16 verrà proiettato Flaming Creatures di Jack Smith, girato in bianco e nero a New York nel 1963 è un’opera dirompente e trasgressiva, è la lunga, ininterrotta messa in scena di un'orgia di travestiti, ermafroditi, “creature” dalla sessualità ambigua e indistinta.
Alle 17 per il concorso lungometraggi, in anteprima in Italia Chris and Don, la storia di Christopher Isherwood e di Don Bachardy (trent'anni di differenza di età e una vita da inseparabili) raccontata attraverso un materiale inedito, decine di ore di pellicola a colori, girata da loro stessi o dagli amici. È Bachardy a narrare la sua storia, la sua relazione con lo scrittore. E anche le difficoltà che questa comportava.
Alle 21, ultimo film in concorso, Corazones de Mujer di Pablo Benedetti e Davide Sordella, un road movie che comincia a Torino per arrivare in Marocco, alla scoperta di un mondo segreto tutto al femminile.
Ad intervallare le due pellicole in concorso, alle 18.30 Victor’s Notebook di Felipe Herba, filmaker cubano autoesiliatosi negli Usa. Un cortometraggio girato, a Los Angeles nel 1972, interpretato da un famoso regista e dai figli di altri famosi registi hollywoodiani.
Subito dopo un piccolo omaggio di Luca Guadagnino al festival. Un inedito frammento del suo ultimo film. Una danza tra la macchina da presa e Alba Rohrwacher. Lo sguardo di Alba/Elisabetta si posa verso un interlocutore invisibile parla d'amore pensa l'amore. La city degli affari e gli affari dell'arte incombono tutt'intorno/oltre lei.
Nel dopo festival, musica all’Altro Foyer: il gruppo bolognese, Le quartier Tzingane, riproporrà i brani realizzati da Goran Bregovic per i film di Emir Kusturica. 

 


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