Nel 2025, l'Italia mantiene il limite di 5.000 euro per i pagamenti in contanti; scopri le regole, le eccezioni e le sanzioni previste.
Nel 2025, l'Italia conferma il limite massimo di 5.000 euro per i pagamenti in contanti, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2025. Questo tetto si applica a tutte le transazioni tra soggetti diversi, inclusi acquisti di beni, prestazioni di servizi e trasferimenti di denaro tra privati. Per importi pari o superiori a questa soglia, è obbligatorio utilizzare strumenti di pagamento tracciabili, come bonifici bancari, assegni non trasferibili o carte di credito.
È importante notare che il limite riguarda esclusivamente i trasferimenti di denaro tra soggetti diversi e non si applica ai prelievi o versamenti sui propri conti correnti. Pertanto, non esistono restrizioni legali sulla quantità di denaro contante che un individuo può detenere o portare con sé. Tuttavia, in caso di controlli da parte delle autorità, è fondamentale poter giustificare la provenienza del denaro, presentando documentazione adeguata come estratti conto, contratti di vendita o attestazioni di eredità.
Esistono alcune eccezioni al limite di 5.000 euro. Ad esempio, gli operatori del commercio al dettaglio e le agenzie di viaggio possono accettare pagamenti in contanti fino a 15.000 euro da cittadini stranieri non residenti in Italia, a condizione che il cliente non sia cittadino italiano o dell'Unione Europea e che il pagamento sia legato all'acquisto di beni o servizi turistici. Inoltre, è necessario depositare una copia del documento del cliente e della fattura presso l'istituto di credito entro il primo giorno feriale successivo all'operazione.
Il superamento del limite di 5.000 euro nei pagamenti in contanti comporta sanzioni sia per chi effettua il pagamento sia per chi lo riceve. Le sanzioni variano dal 1% al 40% dell'importo trasferito, con un minimo di 3.000 euro. Le autorità fiscali, come la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate, monitorano attentamente le transazioni per individuare eventuali violazioni, avvalendosi di ispezioni mirate e controlli a campione.
Inoltre, è vietato suddividere un pagamento superiore a 5.000 euro in più versamenti inferiori alla soglia per aggirare il limite. Ad esempio, se un bene o un servizio costa 6.000 euro, non è possibile pagare 3.000 euro in contanti oggi e altri 3.000 euro domani per evitare di utilizzare un metodo tracciabile. Se l’importo complessivo dell’operazione supera il limite, l’intero pagamento deve avvenire con strumenti tracciabili.
In sintesi, mentre non esistono restrizioni sulla quantità di denaro contante che un individuo può detenere, è essenziale rispettare il limite di 5.000 euro per i pagamenti in contanti e essere pronti a giustificare la provenienza dei fondi in caso di controlli. L'adozione di strumenti di pagamento tracciabili non solo aiuta a evitare sanzioni, ma contribuisce anche alla lotta contro l'evasione fiscale e al rafforzamento della trasparenza nelle transazioni economiche.