Sur/Sud
Questa raccolta di fotografie dedicata allAmerica Latina è il frutto del lavoro di ambientazione svolto dallautore al seguito della troupe di Unovideo dellAquila e del regista Gianfranco Di Giacomantonio, impegnati a realizzare documentari sulle comunità abruzzesi di Argentina, Brasile e Venezuela, nellambito del progetto Storie di Emigrazione, promosso dallAssociazione Athernia e finanziato dalla Regione Abruzzo.
Il materiale prodotto, inizialmente funzionale alle sole esigenze di ripresa della telecamera, ha pian piano cominciato a prendere la forma di un racconto autonomo, ricco, intenso, vissuto, partecipato, che narra di Paesi del Sud del mondo nei quale la globalizzazione non è ancora riuscita ad omologare le culture.
Forse perché, per dirla con Filippo La Porta, mentre nord e sud, modernità ed arretratezza, centro e periferia si fondono ovunque inestricabilmente, nel Sud inteso come metafora e non-luogo geografico si cristalizza la memoria del passato e nel passato risiede lunica residua diversità con il mondo occidentale, che non può essere né cancellata né riassorbita.
E ciascuno di noi, sempre secondo questaffascinante teoria, ogni artista può decidere di farsi Sud o almeno di riconoscerlo dentro sé stesso
E ciò che Raúl Rodriguez ha fatto con questa preziosa sezione di fotografie, tutte in Bianco&Nero :
perché lAmerica Latina si presta troppo alle immagini di folklore; perché i suoi colori abbagliano e confondono;
perché le sue bellezze naturali cancellano le brutture di condizioni sociali ancoroggi disperate;
perché sarebbe stato troppo facile (e comodo) raccontare delle spiagge, della musica, dei paesaggi, della socievolezza della gente;
perché il B&N drammatizza e in America Latina la vita di troppi uomini è dramma.Quotidiano.
perché ovunque, al mondo sviluppato e benestante soppone un Sud, che è la faccia sporca delle nostre miserie culturali, morali ed economiche;
perché di spiagge dorate, palme e belle ragazze parleranno sicuramente tanti altri. Meglio di lui, che è figlio del Sud.
La mostra resterà aperta fino al 7 maggio presso il "Caffé Polar" in via Santa Giusta 17/21 a L´Aquila.
Guido D´Urbano
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