TSA il booking online facile ... o no?

Come non far andare a teatro

17 Dicembre 2008   12:28  

Preso dall'irrefrenabile desiderio di cultura, ho pensato di acquistare due biglietti, per me e mia moglie, per il teatro (lo spettacolo "Il giuoco delle parti" in scena al TSA). Non che io sia un uomo di cultura, ma alla mia signora piace, quindi...

Mi sono collegato al sito del teatro, speranzoso in un booking online, e con somma e piacevole sorpresa ho clikkato sul link indicato per le prenotazioni online. Purtroppo le sorprese non erano finite, invece che una prenotazione online mi sono ritrovato di fronte ad un elenco dei prezzi per le varie categorie ed un numero di telefono della biglietteria.

Nulla di male s'intende, ma un po' provinciale lo fa, comunque il mio scopo è avere due poltrone per il teatro, quindi chiamo la biglietteria. Mi rispondono in modo cordiale e io chiedo una prenotazione per due in platea per lo spettacolo del giovedì, problemi di posto non ci sono, ma mi viene chiesto da dove chiamo, "da L'Aquila" dico io, allora no, non può fare una prenotazione telefonica, deve venire qui di persona.

Mi chiedo che razza di booking online mi si propone, ma da italiano verace saluto in modo cordiale la signorina e penso a come risolvere l'incovveniente, andar lì è un problema. in redazione son 4 giorni che ci viviamo tutti quanti (tra le elezioni e gli arresti) quindi penso, adesso dico una piccola bugia.

Richiamo e dico che sono di fuori, non c'è problema allora il biglietto si può fare, ma lo deve venire a prendere entro le 13.00!

Come entro le 13.00? Lo spettacolo è alle 21.00! E' come se dovessi venire a prenotare lì e se fossi veramente di fuori come dovrei fare? Mi prendo un giorno di ferie e visito la città?

Desisto, vedrò di fare una pausa in redazione e di andare di persona a prendere gli agognati biglietti.

Di seguito pubblichiamo il comunicato dello spettacolo, ricordando ai lettori di andare di persona in biglietteria.

 

IL GIUOCO DELLE PARTI
di Luigi Pirandello
progetto e drammaturgia di Egisto Marcucci
regia di Elisabetta Courir
scene di Graziano Gregori
costumi di Carla Teti
musiche di Matteo D’Amico
con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli, Luciano Virgilio
e con Massimo Cimaglia, Antonio Ferrante, Franco Ravera, Ferruccio Ferrante, Antonella Familiari

Gli auguri di Natale si scambiano nel Teatro Comunale di L’Aquila dove il Teatro stabile d’Abruzzo presenta lo splendido spettacolo IL GIUOCO DELLE PARTI di Luigi Pirandello con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli, Luciano Virgilio e con Massimo Cimaglia, Antonio Ferrante, Franco Ravera, Ferruccio Ferrante, Antonella Familiari, per la regia di Elisabetta Courir.
Il debutto sarà Giovedì 18 dicembre alle ore 21,00, per poi replicare Venerdì 19 dicembre alle ore 21,00, Sabato 20 dicembre alle ore 16,30 e Domenica 21 dicembre alle ore 16,30.
I personaggi di questa commedia, scritta nel 1918 e tratta dalla novella “Quando si è capito il giuoco” del 1915, vivono disperatamente imprigionati sotto un cumulo di parole, di spiegazioni, di arredi e di cianfrusaglie ingombranti ma è sufficiente liberarsi di questa impalcatura superficiale per scoprire quanto il testo sia realmente fantastico e ancora oggi non abbia perso niente della sua esplosiva vitalità e comica ironia.
Il giuoco delle parti, inserendosi tra la stesura di opere come Così è, se vi pare e I giganti della montagna attraverso le quali l’autore fa saltare definitivamente i resti del teatro borghese, appartiene a quella fase pirandelliana dove il processo di deformazione e di scomposizione imposto ai personaggi, dà il punto d’avvio all’interpretazione di una vicenda non di rado paradossale e conserva intatta l’intenzione di farci sentire l’assurdità che corre sotto i diluvi di parole sprecate o l’imbarazzo di situazioni che rispecchiano un ordine sociale in dissonante contrasto tra serio e assurdo, nonché i terrificanti silenzi ed il vuoto delle convenzioni. Avvinti e sfigurati dallo stesso senso di imprigionamento folle, marito e moglie, separati ormai da tre anni, vivono lontani ma costretti dalle loro stesse spietate regole, a vedersi ogni giorno. Al di là dell’apparente tenerezza raziocinata dal rigore maniacale del protagonista Leone Gala, interpretato da Geppy Gleijeses, intravediamo uno scetticismo distaccato in cui si rivela a poco a poco lo spettro di una disperazione solo apparente nella cui tela di ragno c’è un risvolto sinistro, quasi satanico, sul filo di una ambiguità nera, sfuggente.
Dietro alla doppiezza di una scrittura drammatica e nel contempo comica, c’è la consapevolezza di essere isolati in un mondo senza amore, senza via di uscita, senza liberazione, con la continua constatazione della risibilità dei comportamenti e della condizione umana nella commiserazione di una vita perduta e comicamente tradita. La vera crudeltà non è lo scioglimento dell’enigma, ma il porre con chiarezza l’enigma stesso che tale deve restare.
Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile di Calabria e si avvale della drammaturgia di Egisto Marcucci.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore