Tagli alla mensa di Celestino. I commercianti si mobilitano

Risanare i bilanci con il pane dei poveri

13 Ottobre 2008   18:05  

Che la Regione Abruzzo sia suo malgrado costretta a tirare la cinghia, per far fronte al debito di bilancio, era cosa risaputa: ma la decisione di cancellare i fondi annuali destinati all'estrema povertà è davvero difficile da comprendere. Parliamo di 300mila euro, metà di essi per il banco alimentare, il resto a favore della mensa di Celestino dell'Aquila e della mensa dei poveri di Montesilvano.
Il taglio sarebbe un colpo mortale per un servizio fondamentale per le tantissime persone che vivono in situazioni di disagio e povertà. Che cade nel momento peggiore, ricorda padre Quirino Salomone, l'anima della mensa di Celestino, visto che negli ultimi mesi l'utenza è triplicata, e tra di essi la maggior parte sono nuovi poveri, ovvero lavoratori e pensionati che non ce la fanno più ad arrivare a fine mese, a pagare le bollette e l'affitto, a mettere insieme un pranzo con una cena:
Vero è che la mensa gode di donazioni e aiuti, che sono decine i volontari che prestano quotidianamente la loro opera gratuitamente, ma senza quei 70mila euro la mensa chiuderà, perchè non sarà possibile comprare la quantità minima di cibo e coprire i costi di gestione.

In attesa di ripensamenti da parte della Regione, scende concretamente in aiuto della mensa la Confcommercio dell'Aquila: i grossisti ma anche i negozianti saranno invitati a donare derrate alimentari, e l'appello è rivolto anche ai consumatori, che potranno lasciare un piccola parte della loro spesa nei punti di raccolta, che saranno collocati in tutti i negozi e per l'intero arco dell'anno. 

FT

Una Pasqua alla mensa di Celestino

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore