Tangenti ricostruzione, la difesa dell'ex assessore Stati

03 Agosto 2010   17:01  

"Se devo essere accusata perche' voglio che dei lavoratori di Abruzzo Engineering possano avanzare dei diritti nei confronti della Regione Abruzzo, e' vero come politico ho fatto questo". Lo ha detto l'assessore dimissionario alla Protezione civile, Daniela Stati, prima di comparire davanti al Gip, Marco Billi, per l'interrogatorio di garanzia. La Stati, ha pero' ribadito di non aver agevolato societa' private, non aver fatto contratti, ne' dato appalti. 'Abruzzo Engineering - ha spiegato - e' una societa' della regione Abruzzo in house. Ci sono 12 pareri legali e 8 delibere fatte dalla Giunta precedente alla mia che la certifica in quanto tale, come una societa' che deve prendere i lavori da parte della Regione Abruzzo'.

Tuttavia, l'assessore ha ammesso che la Regione si e' trovata piu' volte in questi ultimi mesi incalzata dalle richieste dei dipendenti di poter lavorare. 'Sono stata nominata a gennaio 2009 come assessore - ha spiegato - ho avuto un problema di salute personale che mi ha fatto assentare per oltre un mese, e poi il 6 di aprile ha fatto il terremoto. Nel frattempo, mi sono dovuta confrontare con i lavoratori di Abruzzo Engineering che non prendevano lavori e dicevano: 'ma se noi ci siamo sempre occupati di questo tipo di studio, perche' non possiamo lavorare oggi e arrivano altre persone a fare questo lavoro?''.

L'ex assessore Stati si e' quindi rivolta al Governatore. 'Io chiamai il presidente Chiodi - ha spiegato - per valutare la possibilita' di un loro inserimento'. Parlando delle dimissioni, Daniela Stati ha spiegato di averlo fatto 'per correttezza istituzionale, perche' credo che e' una gran cosa e un gran senso di responsabilita', anche nei confronti del mio partito'. (AGI)


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