Tassa sulle calamità, Bonanni (Cisl): "Governo corregga provvedimento"

21 Marzo 2011   17:55  

"La novita' introdotta dal decreto 'Milleproroghe' e dalla successiva circolare della Presidenza del Consiglio sull'obbligo per la singola regione colpita da una calamita' naturale di provvedere alle risorse per gli interventi necessari al ripristino ed alla ripresa, attraverso manovre di bilancio, (aumento delle addizionali Irpef ed Irap, incrementi dell'imposta regionale sulla benzina), appare come una norma incomprensibile ed ingiusta". Lo ha dichiarato ieri in una nota il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

A tale nota si affianca anche le Csil Abruzzo e Marche, nelle persone dei segretari generali Maurizio Spina e Stefano Mastrovincenzo, i quali hanno evidenziato "gli effetti devastanti delle alluvioni al confine tra le due regioni e la ingiusta pretesa del Governo di intervenire attraverso la tassazione locale, venendo meno allo spirito di solidarieta' che si evidenzia in queste occasioni". "Non e' questo - dicono - 0lo spirito del Federalismo che vogliamo! Lo stesso Bonanni trova la disposizione incomprensibile, perche' non e' inserita in alcun quadro di federalismo solidale, condiviso tra stato e regioni, ingiusta perche' proprio i cittadini e le imprese delle aree danneggiate verrebbero cosi' ulteriormente penalizzati dall'aumento della pressione fiscale, come accadrebbe per le nostre regioni colpite duramente pochi giorni fa da un'eccezionale ondata di maltempo, a causa del quale e' stato riconosciuto dal Governo lo stato di emergenza".

"Chiediamo al Governo - ha concluso Bonanni- di rivedere la norma prevedendo la possibilita', da parte delle Regioni colpite da calamita' naturali, di attingere direttamente alle risorse del fondo nazionale della Protezione civile, evitando una pesante manovra fiscale che rischierebbe di aggravare una crisi produttiva, occupazionale che, in Abruzzo e nelle Marche, e' stata particolarmente intensa proprio nelle aree devastate dalle alluvioni". I segretari della Cisl Abruzzo e Marche hanno richiesto al segretario generale nazionale Bonanni di "far sentire la propria voce nei confronti del Governo e del Ministro al Settore per in intervento urgente in grado di evitare questa nuova ingiusta imposizione".


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