Tasse: i poliziotti i primi a restituirle. Da novembre 10 mesi in un'unica, pesante, rata

11 Ottobre 2011   08:06  

E' datata 10 ottobre 2011 la circolare del Ministero dell'Interno diretta a diversi destinatari, per lo più, alle varie sezioni della Polizia di Stato  dove operano dipendenti residenti nel cratere sismico.

Oggetto: Sisma Abruzzo 6 aprile 2009. Restituzione ritenute fiscali per il personale residentti nei comuni cosiddetti “del cratere”.

La circolare fa riferimento al decreto leggo 31 maggio 2010 n.78 all'articolo 39 che “ha previsto il recupero delle imposte sospese ai suddetti contribuenti a partire dal mese di gennaio 2011.”

Cita inoltre la sopravvenuta proroga: con il decreto legge 29 dicembre 2010 n.255 “modificato in sede di conversione dalla legge 26 febbraio 2011 n.10, è stata sospesa la riscossione delle rate in scadenza tra il 1° gennaio 2011 e il 31 ottobre 2011”.

Il 31 ottobre però è alle porte e di quella sospensione (1° gennaio 2011 e il 31 ottobre 2011) ora lo Stato chiede conto. Lo fa attraverso la circolare di cui dà notizia Santino Li Calzi del Coisp. E la richiesta è chiara “Le rate (scrive il Ministero dell'Interno nell'ultima pagina della circolare) saranno trattenute in un'unica soluzione sul cedolino stipendiale del mese di novembre 2011 al fine di consentire il versamento delle stesse entro il termine stabilito dal DPCM del 4 agosto 2011 ovvero il 16 dicembre 2011”.

Di fatto quindi, ai poliziotti, cui questa circolare è rivolta, si chiede in un'unica soluzione il non versato di 10 mesi. Spiega Li Calzi “Noi paghiamo mensilmente circa 400 euro di tasse, che vuol dire moltiplicato per 10, circa 4000 euro”. Un esborso senza dubbio di grande peso sulle tasse dei non certi ricchi agenti della pubblica sicurezza d'Italia.

Ora c'è da capire se ciò che il Ministero chiede in un'unica soluzione sia netto o lordo, sta di fatto, che per quanto si faccia manifesti d'intenti qualcuno incomincia già a pagare.

Forse quello non versato fino al 1 gennaio 2011 potrà essere dilazionato in 120 rate e, come annunciato dal governatore Chiodi, forse solo al 40%. Di fatto però sulle tasche dei contribuenti già si sta abbattendo la mannaia.

Li Calzi spiega che se la legge c'è va rispettata :“Ciò che chiediamo è una dilazione di questo pagamento. Abbiamo già interessato il Questore e il Prefetto che d'altronde sono destinatari della circolare come noi agenti.”

E l'appello, naturalmente, è anche al governatore Chiodi: mentre si attendono novità c'è già chi sta rivoltando le tasche per trovare i soldi da versare “tutti e subito” e i prossimi saranno mesi duri da affrontare.

Barbara Bologna

immagini e montaggio Marialaura Carducci


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