Tassisti in sciopero a Pescara

23 Gennaio 2012   19:59  

“L’amministrazione comunale di Pescara esprime massima solidarietà e sostegno ai tassisti aderenti all’Uri Taxi e al Cotape del capoluogo adriatico che oggi hanno aderito alla giornata di sciopero nazionale indetto dalla categoria contro le liberalizzazioni indiscriminate introdotte dal Governo Monti, ma, contrariamente al resto del Paese, garantendo gratuitamente i servizi essenziali alle categorie più deboli, come utenti invalidi, donne in stato di gravidanza e cittadini che dovevano recarsi in ospedale.

Abbiamo incontrato nell’area di sosta antistante la stazione ferroviaria i rappresentanti della categoria ribadendo loro quanto già sostenuto dal sindaco Albore Mascia una settimana fa, nel corso di un vertice in Comune, ossia che non abbiamo strumenti amministrativi per opporci all’ondata di liberalizzazioni decisa dal Governo, ma è evidente che tali provvedimenti non possono semplicemente tradursi in una mannaia per gli operatori, ma piuttosto andranno individuate misure di tutela per coloro che già oggi esercitano le attività interessate da tali provvedimenti, a partire dal servizio Taxi.

Oggi Pescara beneficia di un servizio organizzato, con un numero di licenze già superiore a quello previsto dalla legge, e che intendiamo tutelare”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità del Comune di Pescara Berardino Fiorilli che ha portato la solidarietà dell’amministrazione comunale ai tassisti presso il presidio fisso istituito dinanzi alla stazione ferroviaria, dov’erano presenti, tra gli altri, Antonio Abbagnale, Presidente regionale Uri Taxi, Roberto Negro vicepresidente, e Michele Giovannetti, del Radio Taxi Cotape.


“Gli operatori – ha sottolineato l’assessore Fiorilli – hanno ribadito le proprie preoccupazioni e i timori legati al provvedimento di liberalizzazione del settore deciso dal Governo Monti, un provvedimento che, se da un lato mira a incrementare il livello concorrenziale dei servizi interessati, dall’altro rischia di generare una deregulation selvaggia consentendo a chiunque, di fatto, di effettuare un servizio taxi senza norme e vincoli, evidentemente a discapito del cliente e della qualità stessa del servizio. A inizio 2011 il Comune di Pescara ha riscritto le regole per gli operatori del servizio Taxi di Pescara, imponendo norme ben precise e fissando anche un tetto massimo dei prezzi, regole che oggi ci preoccupiamo di far rispettare grazie all’attività della Commissione Taxi istituita.

Non solo: in cantiere abbiamo anche predisposto nuove opportunità, proposte di collaborazione, che potranno prevedere, a breve, l’istituzione del taxi-rosa, con prezzi speciali riservati alle donne che di sera preferiranno tornare a casa a bordo di un taxi anziché con la vettura personale, o il taxi-discoteca, con tariffe ridotte per i ragazzi che dopo una serata a ballare sceglieranno di beneficiare del mezzo pubblico per fare rientro anziché l’auto personale, e ancora il taxi-mare con costi ridotti ancora per gli utenti che in estate sceglieranno di ovviare al problema della carenza dei posti auto sulla riviera raggiungendo la spiaggia in taxi anziché muoversi col mezzo personale.

Oggi però a fronte di tale volontà collaborativa è arrivata la mannaia della liberalizzazione che rischia concretamente di causare solo la deregulation, peraltro in una città in cui già è stato rilasciato un sovrannumero di licenze: la legge infatti – ha ricordato l’assessore Fiorilli – impone una licenza taxi ogni 5mila abitanti, dunque a Pescara dovrebbero esserci solo 24 licenze, e invece ce ne sono 40, ossia 16 in più. E le ultime notizie lascerebbero intendere la volontà del Governo di ripiegare sul rilascio della doppia licenza per ogni operatore, senza tenere conto dei parametri territoriali, un provvedimento che per Pescara significherebbe portare a 80 le licenze della città.

L’amministrazione comunale, così com’è accaduto per la liberalizzazione del settore commercio, non ha reali strumenti da contrapporre a quelle che sono misure di governo assunte a livello nazionale, ma è evidente che tali misure, che puntano essenzialmente a incrementare le opportunità di lavoro e il sistema concorrenziale per un decremento dei costi a favore dei consumatori, devono tutelare in modo adeguato coloro che già operano in quei settori coinvolti dal provvedimento. E su tale necessità, sulla volontà di proteggere quello che oggi è un servizio-fiore all’occhiello della città, ci costituiremo quali validi interlocutori del governo. Siamo dunque accanto alla categoria nella battaglia, esprimendo apprezzamento per la decisione odierna dei tassisti di Pescara di scioperare, garantendo però comunque il trasporto gratuito di donne in stato di gravidanza, invalidi e le corse in ospedale”.
eb


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