#Tav: Erri De Luca Assolto. Lo scrittore In Aula: "Sabotaggi per legittima difesa" #IOSTOCONERRI

Lo scrittore napoletano era accusato di istigazione a delinquere

19 Ottobre 2015   13:30  

Assoluzione per Erri De Luca, imputato per istigazione a delinquere per aver detto che la Tav andava sabotata.

Una posizione confermata nel giorno della sentenza del processo nel quale ha accusato di censura e sottolineato che il termine sabotare "e' stato praticato da figure come Ghandi e Mandela".

Conferma e rilancio

Confermo la mia convinzione che la linea sedicente ad Alta Velocità va intralciata, impedita e sabotata per legittima difesa del suolo, dell'aria e dell'acqua".

Così Erri De Luca nelle dichiarazioni spontanee rilasciate in tribunale, a Torino, al processo che lo vede imputato per istigazione a delinquere. "Anche se non fossi io lo scrittore incriminato - ha aggiunto De Luca - sarei comunque qui dove si sta compiendo un esperimento, un tentativo di mettere a tacere parole contrarie".

Lo scrittore ha quindi detto di sentirsi "parte lesa" nei confronti "di ogni volontà di censura e sono in quest'aula per sapere se il capo d'accusa invaliderà l'articolo 21 della Costituzione".

"Ciò che è costituzionale - ha proseguito - si decide e difende in luoghi pubblici come questo, come le scuole, le prigioni, i luoghi di lavoro, le frontiere attraversate dai richiedenti asilo. Si decide al piano terra della società". Quanto alle accuse, De Luca ha osservato che "sono incriminato per aver usato il termine sabotare, un termine che considero nobile, perché praticato da figure come Ghandi e Mandela, e democratico. Sono disposto a subire la condanna penale - ha concluso - ma non a farmi censurare o ridurre la lingua italiana. Si incrimina il sostegno verbale a un'azione simbolica".


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