Teatino 52enne in coma, spuntano indizi contro tesi legittima difesa

L'uomo sarebbe stato più volte colpito in volto

03 Marzo 2015   11:11  

Continua ancora a lottare tra la vita e la morte in un letto del reparto di Rianimazione dell'ospedale di Pescara, il 52enne in coma farmacologico dopo essere stato raggiunto da un pugno in fronte nella notte tra sabato e domenica nel centro di Chieti, mentre sembrano giungere importanti novità riguardo l'epsiodio.

Secondo quanto trapelato, infatti, oltre alla frattura delle ossa di fronte e nuca ed alla lesione del cervello - che, qualora dovesse sopravvivere, gli causerebbero danni permanenti - pare che l'uomo presenti in volto varie microfratture, nello specifico all'altezza degli zigomi, mentre sulle mani dell'uomo non comparirebbe alcuna lesione che possa indure a pensare che egli possa aver tirato un pugno.

Questi indizi saranno ora sottoposti all'attenzione di pm e polizia, che hanno già in programma di ascoltare altri quattro testimoni e potrebbero procedere al sequestro delle tlelecamere di sorveglianza site presso il teatro del diverbio. Queste sarebbero rotte da circa un mese, per cui in caso andrebbero sottoposti a perizia tecnica.

Per l'episodio è al momento formalmente indagato con l'accusa di lesioni personali gravi un 23enne, anch'egli di Chieti, che tramite il prorpio legale continua a sostenere di aver agito per legittima difesa dopo essere stato colpito per primo.


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