Raggiunto da pugno in fronte dopo diverbio, in coma 52enne teatino

L'episodio avrebbe avuto origine da futile motivo

02 Marzo 2015   11:30  

Un disguido finito in tragedia, quello che si è verificato nella notte tra sabato e domenica nelle vicinanze di un bar del centro di Chieti, e vede ora uno dei protagonisti versare in gravissime condizioni presso l'ospedale di Pescara.

Dalle ricostruzioni operate dalla squadra mobile teatina, alla base del diverbio ci sarebbe stata una sigaretta che la vittima, un 52enne, avrebbe chiesto ad un 23enne, che gliel'avrebbe però negata in quanto fumatore di sigaretta elettronica.

A quel punto il 52enne, descritto come già ubriaco, avrebbe urlato contro il ragazzo dandogli dello "sporco fascista". Ne sarebbe nata una discussione solo verbale, troncata in breve, senonché riuscito poco dopo dal locale il 23enne avrebbe trovato l'uomo ad aspettarlo, e subito dopo sferrargli un pugno cui ne sarebbe stato per seguire un secondo, ma prima che ciò potesse accadere lo stesso giovane avrebbe colpito il 52enne con un pugno in fronte.

La titolare del locale, in seguito, ha avvertito i soccorsi: il 52enne è stato subito trasportato al "Ss. Annunziata" e, di seguito, allo "Spirito Santo di Pescara", dove è stato operato per una doppia frattura cranica e si trova tuttora ricoverato in coma farmacologico presso il reparto di Rianimazione: le sue condizioni sembrano disperate, ed i medici avrebbero affermato che, anche qualora riuscisse a sopravvivere, molto probabilmente conserverebbe danni permanenti.

Tutte le testimonianze raccolte dagli investigatori hanno confermato tale svolgimento dei fatti, compresa quella dello stesso 23enne, presentatosi alcune ore dopo l'accaduto in questura. Il giovane è stato poi ascoltato dagli investigatori alla presenza del suo avvocato, asserendo di non essersi solo voluto difendere dopo essere stato colpito per primo, è stato ritenuto credibile e denunciato a piede libero per lesioni gravi personali.


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