Nuovo allarme nel penitenziario di Teramo: in una sola settimana, ben tre telefonini sono stati rinvenuti all'interno della struttura, mentre una donna è stata fermata mentre tentava di introdurre droga per il suo compagno detenuto. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) esprime preoccupazione per questa serie di tentativi, mettendo in luce una situazione che definisce sempre più critica.
Giuseppe Pallini, segretario del SAPPE, denuncia che nonostante gli sforzi investigativi, la presenza di telefoni e droga all'interno del carcere persiste. L'organizzazione sindacale ha anche evidenziato che la donna fermata stava cercando di far entrare 40 grammi di hascisc per il suo compagno detenuto.
La lettera-appello inviata a varie figure istituzionali sottolinea la necessità di una risposta immediata entro fine mese, minacciando proteste se le richieste non verranno soddisfatte. Donato Capece, Segretario Generale del SAPPE, sottolinea la portata del problema, evidenziando l'importanza di interventi concreti per contrastare il traffico illecito all'interno delle carceri.
La proposta di organizzare un nucleo di poliziotti specializzati nell'utilizzo dei droni per la sorveglianza delle aree circostanti il carcere è una delle soluzioni avanzate per affrontare il problema in maniera più efficace. Si auspica che Teramo e l'Abruzzo possano presto disporre di un numero adeguato di agenti formati e specializzati per affrontare questa sfida in continuo aumento.