Tempera tornerà a volare: contenuti, tempi e costi del piano di ricostruzione

23 Luglio 2011   10:15  

E' stata una giornata importante ieri per il post-sisma aquilano . I cittadini di Tempera hanno infatti presentato il piano di ricostruzione del loro paese devastato dal terremoto.

A questo link è possibile scaricare le slide espicative  del piano di ricostruzione realizzato in collaborazione con l'Università di Camerino.

A seguire 'intervento introduttivo al convegno che si è svolto ieri pomeriggio, a cura  Comitato della ricostruzione e Usi Civici di Tempera.

Tempera presenta i suoi piani di ricostruzione

Non è una festa, ma è la tragica conseguenza di una notte di Aprile durante la quale è stato distrutto il nostro paese, i paesi limitrofi come Onna, San Gregorio e Paganica, il centro storico di L’Aquila e tanti altri comuni e durante la quale è stata rubata la vita a molti giovani, figli, madri, padri, nonni e fratelli. Tempera ricorda i suoi morti e tutte le persone scomparse.

Oggi l’Amministrazione Separata di Tempera e il Comitato per la Ricostruzione presentano l’ipotesi dei Piani di Ricostruzione del borgo di Tempera e della Riserva delle sorgenti del fiume Vera. Parliamo di ipotesi dei Piani di Ricostruzioni poiché è il Comune di L’Aquila l’Ente preposto a predisporre ed approvare i piani di ricostruzione del centro storico e delle frazioni.

E sarà il Sindaco di L’Aquila che provvederà, di concerto con il Commissario per la Ricostruzione il Presidente Chiodi, a firmare l’intesa per l’approvazione e il contestuale finanziamento. Certo è, che il ruolo svolto dai proprietari delle abitazioni distrutte dal sisma è stato indispensabile per giungere dove siamo arrivati: coesione, trasparenza, confronto, partecipazione, fiducia, e, ribadiamo, soprattutto la fiducia, hanno rappresentato il viatico per continuare ad avere la forza di andare avanti raggiungendo mete insperate.

Pensiamo che la riuscita del progetto è stata la partecipazione della gente a tutte le decisioni assunte, e, sicuramente, la nostra forza è stata la trasparenza di azioni comuni, partecipate e condivise, prese con la consapevolezza di dare un nostro piccolo contributo a qualcosa di immenso, convinti di agire nell’interesse generale e non nell’interesse di singoli o di pochi.

Ciò è stato possibile grazie alla nostra capacità propositiva, alla fiducia e all’attenzione ricevuta dalle istituzioni locali e regionali, senza dimenticare i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. Il nostro desiderio di fare è stato ispirato da quei principi della Costituzione Italiana per i quali dignità sociale, sviluppo, partecipazione, coesione sociale e solidarietà sono i valori fondamentali a cui tutti noi dobbiamo ispirarci, nella consapevolezza che la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato.

E la politica, che secondo un'antica definizione scolastica è l'Arte di governare la società, deve oggi essere accomunata da una medesima e comune visione su una questione fondamentale 2 come la gestione della Ricostruzione. In seguito potrà dividersi su altri temi specifici come quelli etici, politici, morali e della giustizia, ma non può dividersi sulla rinascita dell’Aquila; per questo occorre unità. La ricostruzione o si fa insieme o non si fa! Oggi si parla tanto della ricostruzione del cratere ma, purtroppo, la gente comune non percepisce ancora cosa concretamente si sta realizzando. Tornando a noi. Avevamo il desiderio di fare qualche cosa di utile e di concreto per la nostra gente. Se siamo riusciti in questo nostro intento, lo sapremo fra tre/quattro anni.

Se riusciremo nella riedificazione entro i prossimi quattro anni abbiamo centrato il risultato; diversamente la nostra iniziativa andrà vista come un totale fallimento.

La ricostruzione Entrando nello specifico della ricostruzione del paese, occorre ribadire che gli aggregati posti all’interno della perimetrazione che hanno manifestato la volontà di procedere in accordo sono stati tredici. In questi aggregati nessun ingegnere, architetto, geometra o geologo è stato incaricato per progettare le parti comuni, come nessuna impresa è ancora stata selezionata.

E questo è, senza dubbio, il primo vero punto di forza della nostra collettività rispetto ad altre realtà. Il secondo punto di forza di questa Comunità è la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino qui rappresentata dal Preside Prof. Umberto Cao e dal Prof. Marco D’Annuntiis. L’Università ha operato e opera sul territorio con la presenza di Professori, Ricercatori e Assistenti da circa due anni con risultati scientifici e didattici oggi sotto gli occhi di tutti.

Precisiamo che, per tutte le attività fin qui svolte, alla SAD non è stato corrisposto alcun compenso se non la nostra gratitudine e che, in futuro, nessun cittadino sborserà denari per quest’attività.

Saranno i Consorzi appena costituiti a formalizzare l’incarico alla SAD per la progettazione di massima e preliminare nelle percentuali concordate dall’Ing. Sergio Alfonsetti con la Scuola e riportate nei singoli verbali delle Assemblee degli aggregati sottoscritti dai proprietari o aventi diritto con maggioranze bulgare.

Ai professionisti, che verranno incaricati dalle Assemblee Consortili per la progettazione esecutiva e definitiva del proprio aggregato, competerà quanto previsto dalla convenzione stipulata tra Ordini Professionali e Protezione Civile al netto delle due voci su indicate. 

La sovranità dell’Assemblea è indiscussa e i signori professionisti incaricati dovranno necessariamente accettare tali condizioni o rinunciare all’incarico.

La ricostruzione avverrà in conformità e nel rispetto della normativa vigente e non potrà essere diversamente. I proprietari sono i soli a decidere e a stabilire la linea che intenderanno seguire per una ricostruzione condivisa, partecipata e celere o, al contrario, fiacca.

Il Costo Il quadro economico complessivo relativo al Piano di Ricostruzione del centro storico di Tempera, elaborato dall’Università, ammonta a poco meno di 62 milioni di euro.

Il costo delle opere per la realizzazione degli interventi privati al netto degli oneri è pari a circa 31 milioni; a questi si devono aggiungere circa 11 milioni di oneri per un totale complessivo di oltre 41,5 milioni di euro.

Gli interventi pubblici per viabilità e sottoservizi ammontano a circa 8,4 milioni che saranno pari a quasi 12 milioni aggiungendo gli oneri. Le spese complessive per la ricostruzione dell’ambito Parco Vera sono di poco superiori a 8,1 milioni di euro. Una montagna di soldi! Per questo occorrono attenti controlli, soprattutto da parte di noi temperesi. La ricostruzione palesemente muove decine di milioni di euro, e i quattrini a volte, possono dare alla testa! Sicurezza e qualità Abbiamo l’obbligo e la necessità di pretendere sicurezza dai nostri progettisti e dalle imprese che realizzeranno le opere e vogliamo qualità.

E la vera “qualità è quella che dura così a lungo nel tempo, da farne dimenticare gli alti costi sostenuti”. Perché qualità è vivere tranquilli nelle proprie abitazioni. La ricostruzione deve essere eccellente e noi dobbiamo pretendere l’eccellenza dai professionisti e dalle imprese. Gli argomenti che saranno trattati I piani che oggi sono illustrati, sono stati frammentati in quattro aree tematiche: il piano del centro storico, la mobilità, i piani dei sottoservizi e della Riserva del Vera.

Il piano di ricostruzione del centro storico: ci saranno alcune novità importanti nella ricostruzione. In particolare l’aggregato 5, localizzato tra Via dei Conigli, Vico del Pollame e Piazzetta delle Oche, potrebbe essere ricostruito solo parzialmente.

Il tessuto edilizio denso nella composizione particellare, la mancanza di viabilità tra unità edilizie e l'insufficienza di affacci adeguati nelle abitazioni rendono necessaria la parziale ricostruzione fuori-sito per poter rispettare le vigenti normative in materia antisismica ed igienico-sanitaria. I relatori dell’Università sapranno fornire maggiori dettagli. Tema importante del piano è la sicurezza per la presenza di numerose cavità nel sottosuolo del centro storico.

Per tali ragioni crediamo occorra capire, dopo adeguati esami del sottosuolo e valutazioni scientifiche da parte dell’Università e dei tecnici che saranno incaricati, come intervenire per favorire in maniera prevalente l’aspetto antisismico delle abitazioni rispetto all’abbellimento.

La rimozione delle macerie, ormai avviata, speriamo si completi a breve con un aumento delle linee di lavorazione e nel trovare soluzioni adeguate per abbattere i tempi di trasporto nei siti di deposito. In proposito l’ing. Paola D’Ascanio illustrerà come si è giunti a raggiungere questo importante traguardo e i tempi previsti per togliere le circa 35mila tonnellate presenti nel centro storico. Altro tema urgente ed indifferibile per avviare la ricostruzione riguarda i tempi per giungere all’intesa tra il Sindaco Cialente, il Presidente della Regione Abruzzo, quale Commissario delegato, e il Presidente della Provincia.

Da una lettura attenta dell’art. 6, DCPR 3/2010 – piani di ricostruzione: procedure di approvazione”, tra: - pubblicazione e osservazioni di cui al comma 4 (30gg minimo), - indizione della Conferenza dei Servizi per acquisire pareri, nulla osta e altri atti di assenso sicuramente saranno necessari almeno altri 30 giorni. - ancora, previa l’intesa di cui al comma 6, il Sindaco dovrà decidere sulle osservazioni e trasmettere il piano al Consiglio comunale che dovrebbe approvarlo entro 15 giorni. Altri 15 giorni ulteriori per la pubblicazione all’albo pretorio, 5 ad essere veramente ottimisti dovranno passare ancora almeno tre/quattro mesi. Per tali ragioni, sui tempi di realizzazione e sul tema sicurezza e cavità è necessario prestare attenzione a quanto sarà illustrato dall’Amministrazione Comunale e dalla Struttura Tecnica di Missione.

Viabilità E’ questo un tema strettamente legato alle eccellenze che si intende mettere in campo con il supporto del Comune di L’Aquila. Ciò che noi intendiamo proporre è un miglioramento non solo delle porte di ingresso del paese ma anche della Riserva guidata del fiume Vera con parcheggi e completamento di due strade di collegamento con la S.S. 17 bis.

Mancanza di viabilità è sinonimo di scarsa sicurezza ed è ciò che abbiamo verificato quel giorno maledetto. Sull’argomento, rilevanti saranno le considerazione riguardanti la ri-pianificazione da parte del dirigente comunale, Chiara Santoro, e sulla visione strategica di riqualificazione del centro urbano di Tempera che si intende porre in essere per la frazione. Sottoservizi A tal proposito un ringraziamento alle società Gran Sasso Acqua S.p.A, Enel S.p.A., Enel Gas Energia, Telecom. Con loro, in conferenza dei servizi è stato curato e approvato il piano dei sottoservizi che prevede un cunicolo per tutti i servizi pubblici escludendo, per ragioni di sicurezza, la sola linea gas.

Non ci saranno più cavi aerei Piano della riserva del Vera E’ il nostro piano di sviluppo del territorio. Deve rappresentare il nostro fiore all’occhiello, il nostro futuro. In passato abbiamo difeso queste acque, oggi è necessario sviluppare l’area migliorando il Piano di Assetto Naturalistico (PAM) approvato dal Consiglio Comunale e ora all’esame della Regione Abruzzo .

Le novità più rilevanti del piano della Riserva sono:

1. aver calato nel piano di ricostruzione gli espropri che il Comune di L’Aquila aveva avviato da circa un anno per i terreni limitrofi alle sorgenti del Vera;

2. aver previsto l’esproprio del complesso quattrocentesco rameria-mulino, ridotto in rovina prima del sisma, anche per le considerazione fatte dal prof. Piero Teté, coordinatore del PAM, il 6 quale in più occasioni ha avuto modo di dichiarare che la Riserva “senza rameria e mulino non ha senso di esistere”;

3. aver previsti espropri dei resti di due opifici posti in prossimità delle sorgenti.

L’Università di Camerino e il Dott. Antonio De Felice del comune di L’Aquila sapranno arricchire di dettagli quanto sintetizzato. Come Usi Civici e Comitato abbiamo instaurato, unitamente all’università di Camerino, una fattiva collaborazione con il Comune dell’Aquila, con il Commissario per la Ricostruzione Presidente della regioni Gianni Chiodi i cui esiti saranno oggi illustrati. Ringraziamo chi ha creduto e crede in questa iniziativa, tutti gli ospiti presenti e chi a causa di impegni assunti precedentemente non è potuto essere presente a questo nostro convegno nella speranza che l’intesa tra Comune dell’Aquila e Commissario per la Ricostruzione avvenga in tempi ragionevoli e comunque non oltre la fine di Settembre 2011.


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