In merito alle notizie emerse nei giorni scorsi, sul significativo e preoccupante calo di iscritti nell'università di Teramo, pubblichiamo l'interrogazione consiliare presentata dal consigliore provinciale Mauro Sacco al consiglio provinciale di Teramo
Preso atto:
- che dai dati ufficiali resi noti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Ateneo teramano risulta l’ultimo tra quelli italiani statali per il numero complessivo degli iscritti, che è di 6.489, e che per l’a.a. 2012/2013 le immatricolazioni sono state solamente 880, evidenziando in modo inequivocabile la non appetibilità dell’offerta universitaria, nonché una non adeguata condizione di vita degli studenti;
Considerato:
- che tale drastica riduzione del numero degli studenti è senz’altro riconducibile ai numerosi disservizi, prima tra tutti la scarsa o, addirittura, inesistente possibilità di luoghi di studio; le mense difficilmente raggiungibili, le segreterie lontane dalle sedi, ecc.
- che l’aver previsto 5 sedi universitarie dislocate sul territorio ha influito in modo considerevole sul disastro universitario per la città di Teramo, perché è diventato uno sperpero di risorse (solamente mantenere le convenzioni con mense e ristoranti ne può essere un esempio!) e soprattutto perché è stato assurdo assicurare identici servizi per sedi come quella di Atri e di Giulianova che hanno rispettivamente 72 e 147 studenti;
Constatato:
- che fronteggiare le spese ed assicurare servizi adeguati agli studenti diventa prioritario, soprattutto per promuovere l’appetibilità dell’offerta universitaria,
interroga l’Assessore competente
per conoscere: