Teramo, imprenditori contestano al Comune l'aumento della Tariffa igiene ambientale

28 Giugno 2011   16:35  

I presidenti Luciano Di Marzio, Gianfredo De Santis e Giulio Falone, rispettivamente di Confartigianato Imprese, Cna e Casartigiani di Teramo, protestano per l'aumento del 14% della Tia (tariffa di igiene ambientale) e chiedono con estrema urgenza un incontro con il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi.

"Nel nuovo regolamento, tramite il quale sono state calcolate le cartelle che in questi giorni stanno ricevendo le imprese e le famiglie del comune di Teramo - dichiarano le sigle di rappresentanza di imprese artigiane e piccole e medie imprese - e' stato abrogato l'articolo 13 concernente le percentuale di riduzione della superficie su cui applicare la tariffa per le attivita' che producono contestualmente rifiuti urbani e/o speciali assimilati agli urbani e di rifiuti speciali non assimilati o pericolosi. Chiediamo continuamente semplificazioni e minore burocrazia ricevendo in cambio sempre maggiore confusione. Non e' immaginabile che oltre all'aumento della tariffa del 14% le imprese non debbano sapere con certezza quale sia la riduzione spettante in base all'attivita' svolta; cosa ancor piu' grave e' che ogni imprenditore per conoscere tale riduzione tariffaria debba rubar tempo all'attivita' lavorativa per recarsi di persona presso gli uffici competenti. Siamo stanchi di ascoltare le giustificazioni del sindaco circa l'aumento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti, aumento dovuto al fatto che i rifiuti devono essere portati fuori provincia. A nostro giudizio, invece di continuare a fare dichiarazioni di questo genere, dovrebbe attivarsi con urgenza, in collaborazione con la Provincia e la Regione Abruzzo, scegliendo con coraggio nella nostra provincia siti idonei allo smaltimento, o adottando soluzioni alternative come la costruzione di termovalorizzatori, ecc. trasformando il costo per i cittadini in nuove entrate per il comune, come gia' accade in altre zone d'Italia dove i rifiuti sono considerati importanti risorse".

Cna, Confartigianato e Casartigiani si chiedono come mai alla crescita della raccolta differenziata non corrisponde una riduzione dei costi per i cittadini e per le imprese.


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